domenica 27 luglio 2014

Festa di fine Ramadan


Apriamo una chiesa ai musulmani!

Quale istituzione potrebbe offrire gratuitamente o concedere a pagamento una struttura idonea a contenere centinaia di credenti musulmani per la celebrazione della fine del Ramadan?
Il comune di Padova nella figura del sindaco ha detto di no. Chi potrebbe dunque sentirsi interpellato? Chi possiede sale abbastanza capienti da ospitare un popolo in preghiera?
Credo dunque sia arrivato il momento, ed è questo, in sintonia con le scelte profetiche e controcorrente di papa Francesco, difronte alle vittime della guerra a Gaza, che la Chiesa cattolica di Padova faccia un gesto straordinario: aprire una chiesa, un teatro, un cinema... ai fedeli musulmani che cercano una "casa" per pregare insieme.
Così come scrisse il profeta Isaia "La mia sarà chiamata casa di preghiera per tutti i popoli" (Is 56,7), dunque anche per quello musulmano.
Un tale gesto sarebbe la risposta più chiara, più forte e decisa alla domanda di unità e di pace che la maggior parte dei cittadini vuole. Io non voglio una cittadella arroccata su pregiudizi e false paure! Io voglio che il mio collega di lavoro Ibrahim possa celebrare la sua festa religiosa in un luogo decoroso e sicuro. No ai crocifissi manipolati per dividere e discriminare, sì ad una convivenza pacifica e rispettosa delle diversità. Certo, diritti e doveri valgono per tutti, ma la Chiesa di Padova sia profetica!

sabato 26 luglio 2014

A Gaza

Dicono che un giorno, qui a Gaza, si sia fermata la vergine Maria
per allattare il Bambino mentre lo portava in Egitto
per non farlo uccidere da Erode.

Dicono che la notizia comparve su tutti i rotoli della Bibbia,
in edizione straordinaria a cura di un angelo cronista
e subito a Gaza vennero dai loro deserti i Profeti per fare con le loro ombre
ombra al Bambino nel gran sole di Gaza.

Dicono che vennero i Patriarchi,
pretendendosi Nonni Onorari,
per baciare un piedino a Gesù.

La gente di Gaza era povera anche allora (dicono)
ma una donna portò un pesce arrostito e
Maria disse: " Un giorno, tu ed io, pranzeremo assieme in paradiso".

Qualcuno portò un cestino di datteri e
Giuseppe, per ringraziare, insegnò una canzone ai bambini.

Dicono che tutto questo è stato ma adesso non è più.
Adesso a Gaza i bambini muoiono di ferite e di fame.
Shemà, Israel, Shemà:
Erode è ancora vivo.

POESIA di  Ettore Masina 

di RETE RADIE' RESCH

martedì 15 luglio 2014

Crocifisso manipolato

"Ero straniero e mi avete ospitato..." Mi sento offeso e scandalizzato nel vedere l’immagine di un crocifisso violentato. Tenuto malamente in mano dal nostro sindaco Bitonci e dai suoi sostenitori leghisti. Capisco l’imbarazzo: il simbolo di una religione che predica accoglienza sta diventando l’arma per governare e dividere questa città. Ecco la bestemmia! Ecco l’avvio di un’operazione diabolica: trasformare colui che unisce (crocifisso) in colui che divide (diavolo). La parola diavolo dal greco significa appunto colui che divide. Trasformare quindi un simbolo nato “per riunire in un solo corpo i figli di Dio che erano dispersi…” in un’arma da crociata… è da scomunica! Come credente sono stanco di sentire giudizi offensivi nei confronti di qualsiasi straniero, solamente per il fatto di avere una pelle, una religione, una cultura diversa. Chi è il segretario di un partito per affermare che in Italia non c’è posto per nessun’altro immigrato? Vorrei allora chiedere ad un manipolatore di crocifissi se ha mai letto il Vangelo, o se ha mai ascoltato durante una Messa parole come queste: “Ero straniero e mi avete ospitato”? Non lo sa che quel crocifisso che lui stesso tiene in mano era straniero, extracomunitario rispetto ai sacerdoti del Tempio di Gerusalemme che l’hanno ucciso? Attenzione allora a quel simbolo! Non è una semplice bandiera, uno stemma o uno striscione. E’ la rappresentazione della sofferenza umana che trova senso davanti a Dio. Riappendiamo quindi ai muri delle nostre stanze e delle nostre coscienze quei crocifissi di legno, per rispetto di tutti quei crocifissi viventi che soffrono ancora a causa di leggi ingiuste. E meditiamo: se le nostre fossero davvero radici cristiane lo potremmo riconoscere solo dai frutti, quando sapremo applicare la legge del Vangelo. Un consiglio: lasciate stare il crocifisso e continuate, mi auguro nel miglior modo possibile, a risolvere i problemi della città ascoltando tutti gli attori presenti sul territorio e aumentando il senso di collaborazione e partecipazione di tutte le comunità.

MAI PIU' VITTIME A GAZA

Mercoledì 16 Luglio 2014 MANIFESTAZIONE PER LA PACE, LA LIBERTÀ E LA GIUSTIZIA IN PALESTINA E ISRAELE Concentramento h. 19 davanti al Municipio di Padova, corteo per le vie del Centro, conclusione dinanzi al Municipio h. 20,30 MAI PIÙ VITTIME A GAZA! Oggi in parecchie città italiane stanno manifestando molte persone che credono nella pace e nella nonviolenza, affinché cessino i bombardamenti su Gaza e l’aggressione ai Palestinesi, contro la Guerra e per la Pace in Medioriente Ogni morte ci diminuisce, ogni uomo, donna, bambino ucciso pesa sulle nostre coscienze. Vogliamo vedere i bambini vivere e crescere in pace, non maciullati da schegge di piombo. CHIEDIAMO: · che cessino immediatamente il fuoco, le rappresaglie e le vendette di ogni parte; · che la politica e la comunità internazionale assumano un ruolo attivo e di mediazione per la fine dell’occupazione militare israeliana e la colonizzazione del territorio palestinese, per il rispetto dei diritti umani, della sicurezza e del diritto internazionale in tutto il territorio che accoglie i popoli israeliano e palestinese; · che il governo italiano si attivi immediatamente affinché il nostro Paese e i Paesi membri dell'Unione Europea interrompano la fornitura di armi, di munizioni, di sistemi militari, come pure ogni accordo di cooperazione militare con Israele; · che il nostro governo, oggi alla Presidenza dell'Unione Europea, assuma questi impegni con determinazione e coraggio. Promuovono: Associazione per la Pace, A.C.S., Agronomi e Forestali S.F., Al Quds, A.N.P.I., ARCI, Associazione Incontrarci, A.S.U., Comunità Palestinese del Veneto, Donne in Nero, CGIL, Legambiente, Mani Tese, Perilmondo onlus, Radio Cooperativa, Studentiper Per adesioni: assopacepadova@gmail.com