domenica 28 ottobre 2012

Ecco chi non sente la crisi!

Inaugurata ieri la nuova chiesa di Scientology a Padova

Ricordo di un incontro avvenuto alcuni anni fa davanti alla vecchia sede di Scientology a Padova. Una ragazza mi fermò mentre camminavo, facendomi questa domanda: Scusi, lei è felice?
In Seminario mi hanno insegnato a definire "setta" gruppi e movimenti come questi. Ma è anche vero che non bisogna giudicare una cosa prima di conoscerla. Ho conosciuto persone che entrando a far parte di gruppi come questi, sono passati da un problema ad un altro, hanno praticamente cambiato terapia, senza però risolverlo. E spesso si sono mangiati la casa, la famiglia, le amicizie.

L'altra sera, mentre ero bloccato dal traffico, ho visto numerosi fedeli, sotto la pioggia, festeggiare l'inaugurazione della nuova sede di Scientology a Padova. Una grande villa restaurata, a Pontevigodarzere, proprio accanto a Casetta Michelino, un centro diurno per anziani.
Mentre assistevo alla straordinaria partecipazione, mi è nato questo pensiero. Ho sempre immaginato che gli affari poco chiari si facessero al buio, di notte. O perlomeno di nascosto. 

«Veniamo da Milano, facciamo parte di Scientology da 20 anni – afferma una coppia prima di entrare -. Per ulteriori informazioni bisogna rivolgersi ai responsabili dei media, noi abbiamo l’ordine di non rilasciare dichiarazioni».  (dal Corriere del Veneto)

"Noi abbiamo l'ordine di non rilasciare dichiarazioni..." questo ritornello lo avevo già sentito pronunciare dai fedeli di un altro movimento il cui leader era stato accusato di non volere riconoscere il proprio figlio naturale. Ci sono atteggiamenti che si ripetono nelle persone che, anzichè essere educate alla libertà, vengono ridotte in schiavitù, convinte di essere più libere di prima.

giovedì 25 ottobre 2012

La grande festa dell'Islam

Con il tramonto di questa sera, è iniziata "la festa dell'agnello", la solennità massima dell'Islam. Detta anche "festa del sacrificio", ricorda il sacrificio di Ismaele da parte di suo padre Abramo/Ibrahim, obbediente alla volontà divina. Nel racconto islamico, grazie all'intervento di un angelo, Ismaele è sostituito da un agnello o da un montone. Nella Bibbia il figlio sacrificato è invece Isacco.
In ricordo del sacrificio dell'agnello, ogni capofamiglia musulmano sacrifica un animale e distribuisce ai poveri parte della carne.

Se domani, molti operai musulmani saranno assenti dalle fabbriche e dai luoghi di lavoro, è perchè stanno festeggiando la loro festa più grande, che per noi cristiani può essere paragonata alla Pasqua. Assenti ingiustificati? Lettere di contestazione in arrivo!

Il futuro della nostra società multietnica, mi auguro al più presto, sarà quello di riconoscere e lasciare celebrare le feste più importanti per i cittadini che abitano il nostro Paese. 

In Canada, a Montreal, ho conosciuto un Centro di formazione, composto da 6-7 persone di 3 differenti religioni. I giorni di festività dell'anno, e quindi di chiusura del Centro, coincidevano con le maggiori feste delle tre religioni, in modo da permettere a tutti di celebrare le proprie tradizioni religiose e culturali. E' possibile farlo anche nelle nostre fabbriche?

(diversamente da quei fenomeni di "con-fusione" di feste che sono già presenti, basta pensare a come la festa dei Santi e dei Morti si stia trasformando in festa di Halloween...e soltanto per motivi commerciali!)

Solo attraverso il riconoscimento della diversità religiosa e culturale, riusciremo a costruire una società di pace, ricca di colori e di belle e arricchenti differenze. 

martedì 16 ottobre 2012

Un gesto di solidarietà che non ha prezzo

Basta con gli sms!

Terremotati dell'Emilia. Adesso inizia il freddo. Molti sono ancora rintatati dentro le tende.
Gli operai della Carraro di Campodarsego (PD) compiono un piccolo gesto di solidarietà, consegnando di persona una somma di denaro al comune di Cavezzo, in provincia di Modena. Comune distrutto dal terremoto, un quarto degli abitanti ancora senza casa.
Un'assessore (donna) ha raccontato alla delegazione della Carraro che dei soldi raccolti con gli sms non ne sono arrivati nemmeno dieci centesimi. Forse questo metodo non funziona.
Più efficace e più umano l'incontro personale. Sensibilizzare i propri colleghi di lavoro alla solidarietà, devolvendo un'ora o più del proprio salario per sostenere chi è stato colpito da eventi eccezionali, e consegnare i soldi in mano, guardando negli occhi chi li riceve...è come un viaggio.
Fisico, non virtuale.
Che arricchisce sia chi dona, sia chi riceve.

domenica 14 ottobre 2012

Notizie dalla Libia

...e il silenzio dei media

Per saperne di più sul post-guerra in Libia, visita il blog sibialiria

[...]La crisi a Bani Walid è cominciata quando il Congresso libico ha dato ai ministri degli Interni e della Difesa il permesso di usare la forza per arrestare alcuni abitanti, sospettati di aver ucciso Omran Shaaban, che catturò Gheddafi il 20 ottobre 2011. Ma quelli di Bani Walid non ci stanno. Lo stesso dottor Lufti sostiene che “non è vero niente e i medici ucraini che sono qui possono confermare che il nostro ospedale ha curato come poteva  Shaban, entrato armato a Bani Walid e scontratosi con persone del posto, riportando gravi ferite”. Un comunicato del Consiglio delle tribù libiche sostiene: “Omran Shaban è stato trasportato all' ospedale di Beni Walid molto grave e con livelli alti nel sangue di droghe, da lì è stato trasportato all'ospedale di Misurata e da lì all'ospedale americano di Parigi dove è morto.. La gente di Beni Walid dice che probabilmente è stato un regolamento di conti dato che era drogato”. [...]

lunedì 8 ottobre 2012

Gli ospiti non convincono le comunità di base ispirate al Concilio Vat II


1. Ecco la pubblicità, con gli ospiti, della puntata dell'Infedele di stasera sul Concilio Vat II

L'infedele di Gad Lerner
Stasera alle 21,10 su La7 e in contemporanea su Tv2000 condurrò con Lucia Ascione una serata di riflessione sul cinquantesimo anniversario del Concilio Ecumenico Vaticano II, inaugurato a San Pietro l’11 ottobre 1962. Partecipano: l’Arcivescovo di Milano, Cardinale Angelo Scola; il direttore di Tv2000, Dino Boffo; il direttore de “Il Foglio”, Giuliano Ferrara; lo storico Alberto Melloni, direttore della Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII di Bologna; lo storico d’orientamento tradizionalista Roberto De Mattei, vicepresidente del Cnr; don Giovanni Nicolini, parroco di Bologna nonchè figlio spirituale di Giuseppe Dossetti; Chiara Amirante, fondatrice della Comunità Nuovi Orizzonti. Fin dal titolo appare evidente come le domande che si posero in quel tumultuoso e straordinario evento di mezzo secolo fa si riflettano ancora sulla Chiesa contemporanea. Per l’autorevolezza e la varietà dei punti di vista rappresentati, confido che sarà una trasmissione davvero interessante.

2. Ricevo questa osservazione critica dalla segreteria della cdb San Paolo di Roma:

Lunedì 8 ottobre 2012 trasmissione "L'infedele",
 "a 50 anni dal Concilio Vaticano II faremo un confronto su questo movimento rivoluzionario della chiesa". 

"Sono un testimone oculare ... Vi suggerisco questo: prendete i documenti del Concilio con prudenza; ascoltate, prima che moriamo tutti, anche i testimoni oculari che ricordano atteggiamenti, commenti, reazioni, dei vescovi, degli abati e dei delegati apostolici presenti in Concilio, che non sono stati riportati né nei verbali né, tanto meno, nei documenti...." (Intervento di Giovanni Franzoni all'assemblea "Chiesa di tutti, Chiesa dei poveri" del 15/9/2012 a Roma)
Lunedì scorso alla fine della trasmissione "L'infedele", Gad Lerner ha preannunciato che lunedì 8 ottobre 2012 ore 21,10 su La7: "a 50 anni dal Concilio Vaticano II faremo un confronto su questo movimento rivoluzionario della chiesa". 
In tutti i modi alcuni della nostra comunità hanno tentato di contattare senza alcun esito Gad Lerner per far sì che fosse invitato il nostro Giovanni come uno dei due padri conciliari italiani, insieme a mons. Bettazzi, ancora testimoni viventi di quel Concilio, riconosciuto da molti come completamente disatteso e dimenticato. Speriamo che sia presente direttamente o in collegamento almeno Bettazzi. Le speranze sono flebili considerando che sia Franzoni che Bettazzi non sono molto graditi alla stampa ufficiale italiana, come dimostra anche la lettera seguente che la segreteria della nostra cdb ha inviato di recente al "Venerdì" di Repubblica per il trattamento riservato ai testimoni ancora viventi del Concilio:

Gentilissimo direttore,
abbiamo letto nel numero del Venerdì di Repubblica del 14 settembre scorso, l’articolo dal titolo “Quel che resta del Vaticano II dopo 50 anni”.
Nelle  foto che illustrano l’articolo, sono riportate le immagini dei padri conciliari italiani ancora in vita, i cui nomi  e titoli sono descritti nella didascalia a fianco. Facciamo notare che tra essi non compare l’allora abate nullius dell’abbazia di San Paolo fuori le mura in Roma, don Giovanni Battista Franzoni, che, eletto abate nell’aprile 1964, atale titolo partecipò alla terza ed alla quarta sessione del Concilio.
Di tale evento Giovanni Franzoni è ancora oggi attento testimone, come ha mostrato nel suo intervento al convegno dello scorso 15 settembre a Roma, “Chiesa di tutti, Chiesa dei poveri”, autoconvocato da più di 100 tra associazioni, comunità e riviste cattoliche.
Dobbiamo considerare questo fatto una dimenticanza o una forma di autocensura  in segno di rispetto delle gerarchie ecclesiastiche? Il dubbio è lecito perché più volte abbiamo fatto esperienza di come  il potere del Vaticano in Italia riesca a “cancellare” le persone scomode non solo dagli ambiti ecclesiali ma anche dalla stampa cosiddetta libera e laica.
Dobbiamo dire che questo, allontanandoci dall’Italia, non avviene; si veda, ad esempio, l’articolo-intervista del quotidiano El Pais dedicato a Giovanni Franzoni in occasione del convegno del settembre 2011 a Madrid, convocato da una associazione di teologi iberici, in cui era stato invitato, proprio in quanto padre conciliare, a tenere una relazione.
Contribuirebbe a fugare i nostri dubbi la pubblicazione di questa lettera di precisazione.
Cordiali saluti,
Salvatore Ciccarello, Elena Lobina Cocco, Maria Rita Maglietta, Domenico Schiattone, Stefano Toppi, Bartolomeo Pace
per la segreteria della Comunità cristiana di base di San Paolo – Roma
Via Ostiense, 152/B – 00154 – Roma

3. Accolgo l'invito e scrivo una mail a Gad Lerner

Buongiorno Gad Lerner,
mi chiamo Federico Bollettin e sono un prete sposato della diocesi di Padova.
Ho ricevuto l'invito di alcune comunità ecclesiali di base a scriverle questa mail in riferimento alla trasmissione di questa sera sul cinquantesimo anniversario del Concilio Ecumenico Vaticano II.
Anche la mia situazione attuale, e cioè di prete che - in ragione dell'abbandono del celibato - è stato messo fuori dall'esercizio del ministero, dipende da come il rinnovamento di quel concilio non venne applicato fino in fondo.  
Mi sarebbe piaciuto leggere tra i suoi ospiti i nomi di Giovanni Franzoni e Luigi Bettazzi, unici padri conciliari italiani ancora in vita. Oppure animatori di comunità ecclesiali di base che hanno tentato e tentano ogni giorno di realizzare il progetto del concilio, una chiesa più partecipativa, in dialogo con tutte le religioni e le realtà attuali, più profetica... Ma anche teologi e biblisti che hanno continuato la ricerca su quel Gesù storico che alla dottrina cattolica ufficiale non piace.
Insomma La invito a riproporre una seconda puntata, sempre sul tema del Conciclio Vat II, con un'attenzione però a quelle esperienze di chiesa che si rifanno al Concilio Vat II ma che non vengono riconosciute da questa Chiesa ufficiale.
La ringrazio per l'attenzione,
Federico Bollettin


mercoledì 3 ottobre 2012

Per necessità più che per convinzione...

Quello che sta succedendo in politica, assomiglia molto a quello che è successo e succede all'interno di una organizzazione religiosa.
I cambiamenti, invocati dalla base, vengono attuati non per convinzione dei vertici, ma per pura necessità.
Il ddl anticorruzione sta prendendo piede quando ormai la fiducia nella politica, e soprattutto nei politici, è praticamente inesistente. Così come nella Chiesa, i passi in avanti proclamati dai concili, erano semplicemente un adeguamento al pensiero e alla pratica del popolo.
I partiti ci arrivano sempre dopo!
I cardinali ci arrivano sempre dopo!
Più che proporre un cambiamento, assumono un cambiamento già in atto. Dove sta la profezia?
Questa è la storia, non opinioni personali.