domenica 16 giugno 2013

La ministra Kyenge a Padova

La visita alla Carraro di Campodarsego (PD), lunedì 10 giugno 2013


(nella foto da sinistra: il sindaco di Campodarsego Mirko Patron, il presidente Enrico Carraro, l'ospite Cécile Kyenge, Piero Ruzzante (PD)

Mentre il nostro vicino di casa "Maschio" ha invitato Berlusconi per la sua campagna elettorale, pagando lo straordinario purchè la sala si riempisse, la Carraro di Campodarsego, azienda metalmeccanica con 560 dipendenti, ha deciso di invitare la neo-ministra per l'integrazione Cécile Kyenge.
In occasione dell'incontro con la RSU le ho rivolto queste parole:

Buongiorno ministra (così vuol farsi chiamare),
sono contento che Lei sia qui, in questa azienda importante del territorio dove l’integrazione avviene quotidianamente, quando lavoratori di differenti culture lavorano l’uno accanto all’altro.
Ho apprezzato molto quando, fin da subito, ha precisato “non chiamatemi di colore, io sono nera e sono fiera di esserlo”. Questo sano orgoglio, che tra l’altro respiro ogni giorno da mia moglie di origine nigeriana, a volte credo venga come represso a causa dell’assistenzialismo, presente anche nel sindacato, e che inquina quel processo per una vera integrazione.
Condivido quando afferma che la diversità etnica, culturale… il meticciato… sono ricchezze, risorse di questa società e non un problema. E vorrei prendere spunto da questa affermazione per entrare nel merito del nostro impegno come rappresentanti sindacali. Qualsiasi tipo di diversità, soprattutto quelle interne, dovrebbero essere considerate come ricchezza.
Come deputata del Partito Democratico, capisce cosa intendo!
Allora anche attorno ad un tavolo di trattativa, la parte aziendale e la parte sindacale non dovrebbero essere due diversità che si oppongono ma due diversità che si arricchiscono!
Anche i due sindacati che rappresentano i lavoratori in questa azienda non dovrebbero farsi la guerra l’un con l’altro ma arricchirsi a vicenda con le proprie specificità.
Ma anche all’interno di un sindacato i pareri diversi, le visione non sempre in sintonia con una linea imposta dall’alto dovrebbero essere ascoltate e accolte come ricchezza e non come pericolo per la stabilità dell’organizzazione!
Ma anche all’interno della nostra RSU, ogni delegato ha una caratteristica unica che un altro non ha. 
Insomma dovremmo essere felici di tanta diversità… 
Grazie ministro, al suo essere donna, al suo essere nera, al suo essere italo-congolese, al suo essere dentro le istituzioni la rappresentante della diversità come ricchezza.

Le consegno come dono il libro che ho scritto, "Bianco e nera", che parla appunto di integrazione... 

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