di p.
José Maria CASTILLO
Il papa
Francesco sta parlando e comportandosi in maniera tale che dà motivi
di speranza. Ma anche di paura.
Speranza e paura che, se si pensano guardando attentamente al
Vangelo, subito ci fanno venire in mente lo strano contrasto che
comportano le parole di Gesù agli apostoli quando li ha inviati ad
annunciare al mondo che è già vicino il “regno di Dio”.
Nelle
istruzioni che Gesù ha dato a quegli uomini, c’era un comando ed
un’avvertenza. Un
comando: “curate
i malati, cacciate i demòni” (Mt 10,1). Un’avvertenza:
“non abbiate paura” (Mt 10,27. Cioè, dovete andare nella vita
alleviando la sofferenza. Ma, attenzione! Perchè questo è molto
pericoloso. Come? Rendere la gente più felice rappresenta un
pericolo che spaventa? Ebbene, sì. Lo è.
Perchè?
Perchè rimediare alla sofferenza, veramente e fino alle sue radici,
è lottare
contro le cause che hanno prodotto tanta sofferenza. Per
questo il papa Francesco alimenta speranza. E per questo allo stesso
tempo fa paura.
Quelli
che si stanno arricchendo di milioni a costo della sofferenza e della
perdita dei diritti fondamentali dei più abbandonati, sono individui
ed istituzioni con molto potere e molta cupidigia. E scontrarsi con
questa gente è molto pericoloso.
Ma la
cosa più grave del problema è che, una volta che ci si è messi per
quel cammino che si è intrapreso, questo
papato non può fare marcia indietro. Fin
dove arriverà? Fino a quando resisterà? E non ha fatto altro che
iniziare. Stanno
per arrivare ciò che dà speranza e ciò che è più pericoloso.
_______________________________________________________________________
Articolo apparso il
29 luglio 2013 sul Blog
http://blogs.periodistadigital.com/teologia-sin-censura.php
.
Traduzione di
Lorenzo TOMMASELLI
Nessun commento:
Posta un commento