Cosa hanno in comune queste due stragi?
L'acqua non centra niente con queste due stragi.
Sì, centinaia e migliaia di persone
sono morte travolte e sommerse dall'acqua.
La diga era perfetta,
quel peschereccio costruito per andare al largo e pescare.
Di lotte per evitare le stragi erano già state fatte,
ma da gente insignificante:
contadini e montanari, clandestini ed extracomunitari.
La colpa è sempre dell'uomo, maschio e individuo,
che ha voluto sfidare la natura per trarre dei vantaggi personali,
che ha voluto far pagare fino a 2000 dollari un viaggio della morte.
No, non è l'acqua che uccide, che travolge, che distrugge...
è la sete di guadagno contro ogni resistenza morale e naturale,
che da sempre, dal 1963 al 2013, continua a mietere vittime.
Ora i superstiti della prima tragedia sono morti dalla disperazione o dall'indifferenza dello Stato,
i superstiti della seconda dovranno difendersi dall'accusa di reato di clandestinità.
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