venerdì 6 agosto 2010

La negazione della donna

Ricevo e pubblico

...un passo utile a me e ad altri per capire alcuni fatti e comportamenti gravi che stanno accadendo intorno a noi e che ci sembra di non capire e non saper attribuire a persone (mariti, compagni, amici, personaggi pubblici...)che pensavamo di conoscere o eventi che pensavamo di poter controllare.

La donna mutilata dall’uomo (continuazione di La Vita: Grande Architetto)

Certi accanimenti ideologici che diventano culturali e contagiosi e che prevedono l’esclusione della donna dalla vita pubblica, religiosa passando attraverso pratiche come l’obbligo del burka (nascondere il corpo) del mutismo (non usare la parola) la pratica dell’infibulazione(limitare l’uso della sessualità) o l’asportazione del clitoride (impedire il piacere), sono il SINTOMO di un accanimento psicotico contro la potenza che la donna naturalmente possiede, senza esercitare azione come accade invece per l’uomo.

Così per secoli la donna è stata rinchiusa in aree di CONFINE , grotte, gabbie, capanne, monasteri,obbligata a custodire la verginità, costretta a parlare solo se interrogata, condannata all’ignoranza e tenuta lontana dall’istruzione, cioè dalla possibilità di leggere e scrivere.
Tenuta lontana dai banchetti e dalle feste, dove casomai poteva svolgere solo il ruolo di serva. Perché nei banchetti la consuetudine di consumare bevande alcoliche era una prerogativa maschile e aveva come significato quello di rafforzare un coraggio e un vigore di cui l’uomo non è sempre fornito naturalmente e che spesso deve sostenere con metodi artificiali (alcool, tabacco, sostanze euforizzanti...)

Il sacerdozio poi, acquisendo potere anche temporale nel tempo, sancisce il progressivo ed esclusivo CONTROLLO maschile sul mondo divino.
Di conseguenza la donna- dalla gestione del divino - ne è allontanata e per sempre. Le funzioni sacerdotali sono negate alla donna, che spesso viene tenuta lontana anche dai luoghi sacri, dalle funzioni, dalla orazione.

Il sacerdozio basa il suo potere sull’uso della parola e sulla possibilità di dominare con la volontà, attraverso l’astinenza e la continenza, la propria sessualità.
Il sacerdozio cerca anche di trovare un pretesto per tenere lontano da sé e dal luogo sacro la donna: in lei c’è qualcosa che la pone in diretto contatto con il trascendente e che è potente quanto e più della parola. Sottraendo tale privilegi al maschio, che di tali espressioni di potenza non si vuole privare.

Levi Strauss nota che poiché la donna è aperta in basso, deve essere blindata in alto. E l'uomo si autorizza ad intervenire perchè questo accada sempre di più, opponendo una debole, ma indiscutibile ragione.

1 commento:

  1. 7)Maria di Nazareth, da donna a proiezione


    In particolare la teologia cristiana cattolica ha costruito, attraverso l’icona mariana, quell’immagine ideale di donna che tutti gli uomini , in tutti i tempi, desidererebbero costruire.

    Maria è vergine prima e dopo il parto. Inconcepibile - nel vero senso della parola – sarebbe ,per una donna, arrivare a pensare ed immaginare tanto!!!!!!!!
    Per alcuni uomini, e tutti gli altri a cascata , Maria perde la sua connotazione biologica di donna e diviene come loro la desiderano : perfettamente chiusa.
    Abituati noi tutti fin da piccoli ad inghiottire regole e dogmi come sorsate d’aria, non ci si è spesso resi conto dell’ossessione cui obbediscono uomini che fantasticano sul corpo sacro- sacro come tutti i corpi - di Maria
    Magli scrive “Nelle società e loro culture , gli uomini che guidano sono sempre pochi, mentre le maggioranze aderiscono a quanto viene proposto senza esserne pienamente consapevoli. Tuttavia il consenso di chi guida deriva dal fatto di saper rappresentare i desideri di tutti . E a portarli alle conseguenze ultime”

    Nel caso della Madonna, i preti hanno colto i desideri, sogni, richieste degli uomini maschi , nei confronti delle donne (le donne già da tempo non potevano avere diritto di pensare e di avere idee proprie , oltre che di parlare)
    Maria è un corpo che contiene il seme di Dio , pur privata delle caratteristiche e funzioni che connotano la donna .
    Per questo, privata delle normali caratteristiche della femminilità, Maria è anche una figura in cui il religioso, che tanto ambisce ad essere “sposa” di Cristo, puo’ identificarsi. Per tanto quella figura viene anche modificata in funzione dell’ideale sacerdotale o monastico prefisso....(continua)

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