mercoledì 11 agosto 2010

Nuovo attacco al Centro Studi Biblici di Montefano

Una omelia decisa quella che il vescovo Claudio Giuliodori ha tenuto nella chiesa collegiata di San Donato in occasione della festa patronale. Un discorso che ha fatto il punto sulle attività di catechesi del centro studi biblici Vannucci ufficialmente nominato durante la predica, Centro Studi retto dai Servi di Maria.

Una presa di posizione ufficiale quindi della Chiesa maceratese attesa e forse sollecitata anche dalle autorità ecclesiastiche locali che da tempo focalizzavano il problema, non tanto sulla presenza del Centro Studi, che lo stesso vescovo ha definito presenza importante, ma soprattutto sui contenuti delle lezioni tenute da padre Alberto Maggi e padre Ricardo Perez Marquez definite dallo stesso vescovo molto personali e poco in linea con i dogmi ufficiali della chiesa cattolica.

“Chiesa e Parola di Dio - ha detto il vescovo Giuliodori -sono in sostanza una cosa sola, nessuno può avere la pretesa di separare le due cose. Attenzione quindi a ciò che si dice – ha proseguito il vescovo - e come lo si dice perché se è vero che si è liberi di leggere e interpretare i libri è anche vero che diventa difficile capire chi vuole dare un significato diverso a ciò che diverso non può essere”. Parole che sono state scandite con chiarezza davanti alla gente che gremiva la chiesa.

Centro Studi Vannucci ufficialmente richiamato quindi dalla Curia maceratese ad una catechesi e ad uno studio dei testi biblici ed evangelici in linea con quanto stabilito dalla Chiesa. Un richiamo che farà sicuramente discutere dopo le polemiche recenti scaturite dalle dichiarazioni di padre Alberto Maggi, rilasciate nel corso di Uno Mattina. Dichiarazioni che annunciavano tolleranza e nuova attenzione nei confronti dei gay da parte della chiesa. Parroco, associazioni cattoliche montefanesi che da tempo avevano segnalato alla curia le “strane prediche” dei frati avevano espresso preoccupazione considerato anche il notevole flusso di gente che arriva nel centro per le lezioni.

PER EVITARE IL RISCHIO DI CHIUSURA DEL CENTRO CHIEDIAMO A QUANTI HANNO AVUTO BENEFICIO DAL NOSTRO LAVORO DI FAR SENTIRE ANCHE LA LORO VOCE:
e-mail curia: segreteria@macerata.chiesacattolica.it

Da Loretta68
Inviato il 11 agosto a 17:57
su Paperblog
Grazie ad Alberto Maggi ho riscoperto la bellezza e la ricchezza del messaggio originario del vangelo: l'amore universale, sopratutto per le categorie di persone che si sentono escluse,a causa di una loro condizione personale, il senso di dignità e la necessità di una fede concreta che venga incontro agli altri, e di un cambiamento individuale come aveva predicato Gesù.

4 commenti:

  1. Anch'io ho scritto, in segno di vicinanza, e condivido: "Personalmente devo molto agli studi portati avanti in quel Centro, che accolgo e rielaboro nel quotidiano per dire oggi la novità del Vangelo anche per portare alle nuove generazioni una parola viva, che ha l’unico bisogno di essere accolta perché diventi vita a sua volta donata. Certo “un” modo di leggere i testi sacri pur accolto da molti, che non ha la pretesa di essere “il” modo può non incontrare il favore di tutti e può urtare la sensibilità di qualcuno: proprio come Gesù di Nazaret ha toccato nel vivo una ben determinata categoria – in regola con un certo “stile” - del suo tempo. Ho ben presente come all’inizio di quest’anno lo stesso p. Alberto Maggi chiamato a Praglia per incontrare la comunità abbia toccato il cuore di tanti nella sua proposta di lettura dei testi e, contemporaneamente, infastidito confratelli dai “sani principi tradizionali” che si sono opposti – senza argomentazioni - con una certa acredine. Ora come allora mi sorge spontanea la domanda: come mai in un campo che tocca la vita non c’è spazio per un fraterno confronto? La Chiesa di Dio, realtà di Gesù di Nazaret, nel filiale rispetto della sua costituzione gerarchica è com-unità o com-uniformità? Nella prima accezione, quella su cui certamente concordiamo, si ha il desiderio di con-frontarsi verificando serenamente un punto di vista e opponendo il proprio con altrettanta serenità: così si cresce insieme, dico ai giovani che incontro.

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  2. Non solo approvo quanto affermato da p. Maggi ma cerco anche di diffondere il suo messaggio attraverso Internet. Finalmente, dopo 2000 anni, il messaggio del Vangelo ha trovato accoglienza. Mi spiace solo di aver scoperto tardi il centro studi biblici di Montefano.

    Fortunato

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  3. Non ho paura di espormi, ma in questo caso preferisco l'anonimato. Ho cominciato a leggere da poco gli scritti di Maggi, che ho scoperto tramite confratelli parroci del tutto conquisrtati dal suo "verbo". Cerco di capire, perchè, credo che acriticamente e fascinosamente di Maggi di può fare un "ipse dixit" inappellabile. E al Magistero e alla Sacra Tradizione, al Magistero dei Vessovi e del Papa che valore diamo? Ognuno può dire e scrivere quel che vuole, ma forse bisognerebbe tener conto anche dei "piccoli" e dei semplici, non perchè restino per sempre tali, ma per il timore dello scandalo dei pusilli. Oppure quelli dalla fede semplice ed umile, senza sofisticherie, non si salvano, se non si "apromo" al verbo di Maggi? Mia madre, le nostre nonne che sono vissute a pane e rosari si sono salvate? Io credo proprio di sì. Comumque ben venga la ricerca biblica con l'occhio , la mente e il cuore al Magistero, Questo non è opinabile. O no?!...

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  4. Maggi sta facendo un grandissimo lavoro e sta aprendo la mente e il cuore a molte persone, però giustamente non bisogna diventare maggi-dipendenti e accogliere acriticamente tutto il suo pensiero. Ad esempio io ritengo che in materia di dialogo inter-religioso Maggi non sia abbastanza competente, o che non dica cose interessanti o in sintonia con il mio pensiero. Quindi le vecchiette si salvano con il pane e rosari, però chi ha gli strumenti adatti (e lo vuole) deve passare ad una fede adulta.

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