lunedì 20 settembre 2010
L'Africa che attira e inquieta
Andare in Africa
senza lo scopo di fare volontariato,
senza una proposta da agenzia turistica,
senza un safari, un'esperienza da brivido, un volantino con l'offerta...
non è facile.
Non ci sono monumenti da visitare, piramidi o chiese.
Le spiagge selvagge e le fogne a cielo aperto, non attirano i turisti.
Forse la frutta esotica, la musica, il basso costo della vita.
Da crisi perenne.
O da perenne umanità, oltre la competitività.
Il cambio è sempre lo stesso in Camerun: 1 euro, 650 franchi CFA.
Il gruppo si sta formando.
Dal 7 al 19 dicembre partirà per un lungo viaggio.
Nemmeno due settimane, pare poco.
Eppure sembrerà un'eternità. Perchè la vita vissuta a ritmo naturale è più lunga.
60 anni in Africa non sono i 60 anni in Italia.
Ci sono ancora due posti disponibili.
Forse quel posto è tuo.
Come convincerti che l'Africa non è malattie, fame, terrore e serpenti?
Lo so, l'Africa è anche qua. Perchè andare là?
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E perchè tu ci vai? Perchè altre persone ci vanno? E il famoso Mal d'Africa? Io non l'ho contratto eppure a pensarci sembra assurdo: persone occidentali che sono contente quando partono per l'Africa, mentre sono dispiaciute quando devono tornare a casa. E pensare che la vita lì non è facile, soprattutto per un bianco:non c'è acqua corrente, il cibo è diverso, non ci sono le comodità di cui noi disponiamo, sei un bianco e quindi gli Africani cercano di spillarti più soldi possibili.Eppure è così.Forse là c'è una mentalità diversa, più senso di fratellanza e comunione,si è più legati al ciclo della natura.
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