domenica 19 settembre 2010

Traslocando...

...apro scatoloni di libri, rimasti chiusi per alcuni anni. Ne prendo uno, e leggo una pagina di Ivan Illich, scritta 40 anni fa. Mi accorgo di come sto delegando, a strutture esterne come la scuola e l'ospedale, l'intero compito di educare e guarire.


Ci sono valori non commerciabili

[...]Le scuole producono istruzione, i veicoli a motore locomozione, e la medicina produce assistenza. Questi outputs sono articoli che hanno tutte le caratteristiche di merci. I loro costi di produzione si possono aggiungere o sottrarre al prodotto nazionale lordo, la loro scarsità si può misurare in termini di valore marginale e se ne può stabilire il prezzo in equivalenti monetari. Per la loro stessa natura questi prodotti creano un mercato. Come l'istruzione scolastica e il trasporto motorizzato, la cura medica è il risultato di una produzione di merci ad alta intensità di capitale; i servizi prodotti sono fatti per altri, non con altri nè per chi le produce.
A causa della nostra visione del mondo ormai industrializzata, spesso si trascura che ognuna di queste merci conbtinua ad essere in concorrenza con un valore d'uso non commerciabile che gli individui producono liberamente, ciascuno per proprio conto. L'essere umano impara osservando e facendo, si muove sulle proprie gambe, guarisce, si prende cura della propria salute e contribuisce alla buona salute degli altri. Tutte queste attività hanno dei valori d'uso che non sono alienabili su un mercato. L'apprendimento dotato di valore, il movimento corporeo, l'azione di guarire, per la maggior parte non figurano nel prodotto nazionale lordo.
La gente impara la lingua materna,
si muove,
fa figli e li alleva,
recupera l'uso di ossa rotte,
prepara il cibo locale,
e fa queste cose con maggiore o minore competenza e piacere.
Queste sono tutte attività ricche di valore che il più delle volte non si fanno nè possono essere fatte per denaro, ma che possono essere svalorizzate se c'è troppo denaro in giro. .[...]

(tratto da Nemesi Medica. L'espropriazione della salute di Ivan Illich)

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