domenica 8 maggio 2011

Veglie di preghiera per le vittime dell'omofobia

Dio ci ha insegnato a non chiamar profano o impuro alcun uomo (At 10,28)

Mancano pochi giorni all'inizio delle veglie di preghiera per le vittime dell'omofobia che avranno luogo dal 12 al 29 maggio 2011 in 18 città italiane e in 8 città straniere in Spagna, Perù e Kirghizistan e che saranno organizzate in Italia, per il quinto anno consecutivo, in chiese valdesi, cattoliche e battiste in collaborazione con i gruppi di cristiani omosessuali.



Soprattutto quest'anno numerose veglie di preghiera saranno ospitate pubblicamente in numerose parrocchie cattoliche. Questo avverrà a Milano dove la Curia ha dato per il terzo anno consecutivo la disponibilità di una chiesa, nella Diocesi di Cremona dove l’anno scorso fu proprio il Vescovo Lanfranconi a presiederla, ma anche in città come Padova, Genova, Firenze e Bologna.



Ma non a Palermo dove l'Arcivescovo della Diocesi Palermitana ha ingiunto, il 4 maggio 2011, al parroco della parrocchia di S. Lucia di Palermo di non far effettuare la veglia di preghiera per le vittime dell’omofobia in programma nella chiesa palermitana il 12 maggio 2011, preghiera organizzata da “Ali d'Aquila”, un gruppo di cristiani gay e lesbiche che dal 2008 si riunisce nella chiesa di San Francesco Saverio all'Albergheria di Palermo, in collaborazione con la comunità cristiana Kairòs, la comunità cattolica di San Francesco Saverio, la Chiesa Valdese di via Spezio e la Chiesa Evangelica Luterana di Palermo.



L'iniziativa della Curia palermitana cade a un mese esatto dalla lettera che il gruppo Ali d'aquila avevano scritto all'arcivescovo e al vescovo ausiliare di Palermo, chiedendo la loro adesione alla veglia perché: “Vorremmo che questo momento di preghiera – si legge nella lettera – sia il primo passo per avviare con Voi, pastori di questa diocesi e nostri fratelli in Cristo, un dialogo che sentiamo urgente e imprescindibile per la nostra vita di cristiani”. Per tutta risposta il parroco della chiesa palermitana è stato invitato dalla Curia a “sospendere” la veglia prevista nella sua parrocchia.

Gli organizzatori della veglia, vista la decisione della curia, hanno fatto sapere che intendono perciò vegliare, sempre il 12 maggio alle 21, nella piazza di fronte alla chiesa di Santa Lucia per "continuare a pregare anche dinanzi ad una porta chiusa” in comunione con i tanti momenti di preghiera che quest'anno si svolgeranno in tante comunità cristiane diverse in 26 città diverse tutte unite in preghiera per ricordare le troppe persone vittime della violenza dell'omofobia perché ‘Dio ci ha insegnato a non chiamar profano o impuro alcun uomo’ (Atti 10,28)

1 commento:

  1. Omofobia è anche additare una persona come omosessuale solo perchè c'è frizione nei suoi confronti.
    Cordiali saluti. Mirko.

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