C'è anche un consumismo di esperienze di vita.
Sempre più persone sono alla ricerca di esperienze forti,
di emozioni e sentimenti nuovi.
E si trovano ad accumulare viaggi, attività, servizi.
Il consumismo del fare è una grande minaccia alla qualità dell'azione,
perchè non permette di coglierne la profondità e, di conseguenza,
conferire intelligenza a ciò che si è compiuto.
La quantità del fare è senza dubbio il cancro dell'azione profetica,
ossia quell'azione che rivela il cuore dell'umanità
e l'essenza dell'impegno etico.
(tratto da "La giustizia. Nuovo volto della pace", di Adriano Sella, Editrice Monti)
Un viaggio ben preparato,
sudato nel raccimolare i soldi per il biglietto,
sognato e desiderato da tempo,
permette di essere gustato fino in fondo.
Un viaggio senza pubblicità,
dove nessuno costringe nessuno,
dove ogni presenza è un dono.
Buon lavoro!
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