Il sindacato in crisi: Landini contro Farina
Maurizio Landini, Fiom-Cgil
1)Noi abbiamo considerato il referendum illegittimo.
2)Votando sì, vengono tolti dei diritti ai lavoratori. Chi l’ha detto che per investire occorre togliere diritti ai lavoratori? (Tratto dall'intervista su "Che tempo che fa" di sabato 15 gennaio)
3)Ci sono diritti che sono indisponibili per qualsiasi trattativa, altrimenti non faremmo i sindacalisti. (Tratto dall'intervista su "Che tempo che fa" di sabato 15 gennaio)
4)Pari dignità fra lavoro e impresa, il lavoro non deve spezzare il lavoratore e inserire la sua vita in un ingranaggio che lo stritoli, privandolo di tempo e libertà da investire nella sua persona. (Tratto dall'intervista su "Che tempo che fa" di sabato 15 gennaio)
Giuseppe Farina, Fim-Cisl
1)I referendum di Pomigliano e Mirafiori sono legittimi, in quanto gli accordi non violano alcun diritto costituzionale o indisponibile. (Tratto dalla lettera della segreteria nazionale Fim-Cisl alle delegate e ai delegati)
2)A Mirafiori e Pomigliano sono stati raggiunti accordi fondamentali su investimenti, turnistiche e utilizzo impianti. Nessun diritto è stato toccato, anzi si è difeso il lavoro e la prospettiva per migliaia di lavoratori. (Tratto dalla lettera della segreteria nazionale Fim-Cisl alle delegate e ai delegati)
3)Ci sono punti che anche noi avremmo preferito modificare. Se dovessi firmare solo gli accordi che mi piacciono non farei il sindacalista. (Tratto dall'intervista a Farina su Repubblica del 3.01.11)
4)La verità è che un pezzo importante della sinistra italiana fatica
maledettamente a fare i conti con la società globale. L'ideologia ai tempi della concorrenza globale non aiuta anzi rischia di assomigliare alla retorica dell'ovvio. Serve anche a sostenere che non esiste, in linea di principio, negoziato o accordo che un sindacato non possa sottoscrivere. (Tratto da un articolo di Dario di Vico sul Corriere del 30.12.10)
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