domenica 9 gennaio 2011
Sindrome da sciacquone
Dopo il viaggio in Camerun...
Ecco una breve riflessione di Fabio, compagno di viaggio in Camerun, che ci riporta ai quei piccoli gesti quotidiani che, alla fin fine, determinano la vita del nostro pianeta.
Oramai la chiamo
"sindrome da sciacquone"
(sciacquone: s.m. dispositivo che consente di scaricare a comando
l'acqua nei gabinetti)
e mi colpisce ogni qual volta torno da una certa Africa.
E' una sensazione dolorosa che agisce attorno alla coscienza
quando è il momento di premere quel pulsante
alla prima pisciata in territorio italiano
e vedere la mia urina trascinata via da quella preziosa onda.
Fabio Romanato
(nella foto: "C'è un secchio che ci interpella: è possibile usare l'acqua della doccia per il wc?)
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Da anni raccolgo l'acqua doccia Confronto le bollette con quelle degli anni precedenti a questa svolta e mi accorgo che il mio consumo si riduce a poche decine di mc in un anno, 4-6 volte in meno rispetto a prima.
RispondiEliminaSulla bolletta incidono comunque i costi fissa. Ma quel che importa è immaginare che anche se fossimo anche solo 10-100- 1000 in ogni comune, sai che risparmio di risorse!
Un altra accortezza: evitare di sporcare l'acqua del w.c. per gettare polvere, piccole cartine, capelli...Ricordarsi di destinare anche lo sporco più innocuo al cestino dei rifiuti-secco. Tutto cio di solido che spesso per abitudine gettiamo richiede che quell'acqua poi necessiti di intervento di disinfezione , filtraggio, depurazione, solventi chimici, trasparenti ed inodori, ma comuinque presenti e non innocui
Anche sul lavello-cucina: evitare di far scivolare grassi, depositi olesosi che si accumulano su fondi delle stoviglie e posate Provare a raccogliere con qualche tovagliolo di carta e buttare nel cestino rifiuti. Tutto quell'olio sporca l'acqua a macchie e rende più laborioso il ripristino del grado di purezza. Anzi non lo rende neppure più possibile.
E un po' imbarazzante confidarlo agli amici, se non hanno sensibilità ecologica. Ma molto più vergognoso non incominciare a farlo.
Non serve un viaggio in Africa, sarebbe un alibi per molti che non lo farannno mai.
Pensiamo a tutti i contenitori che vediamo nei supermercati (dalla coca cola al detersivo, idraulico liquido, amoniaca, varichina, ammorbidente, detergente wc, shampoo, sapone, dentifricio, bagno schiuma, colorzioni per capelli...)Tutto inevitabilmente finisce nei fiumi,mari,o falde etc...Puntiamo su pochissimi prodotti igiene casa e per il corpo si torni a saponi naturali; alcuni sono adatti anche come dentifricio e sono più efficaci e meno dannosi del fluoro e simili
Fra un non moltissimo anche disponendone di notevole, tutta l'acqua che ci era stata regalata, non la si potrà più bere
Grazie per lo spunto.