venerdì 5 novembre 2010
Alluvionati a sorte
Strade allagate
Nella stessa città, Padova, alcuni come me hanno seguito l'inondazione del Bacchiglione dai giornali o dalle televisioni, altri hanno dovuto abbandonare la propria casa o sistemarsi nei piani superiori.
Sembra strano che per molti non sia successo niente, tanta pioggia e basta, e per alcuni si sia trasformata in tragedia. Due-tre morti, pochi per attirare l'attenzione dei media nazionali. Migliaia di sfollati invece, case danneggiate, auto distrutte. Stato di calamità naturale.
Dove vivo io non si nota nulla di strano. Soltanto qualche chilometro più in là, famiglie disperate, in mezzo al fango.
Da decenni non accadeva un fenomeno del genere. La gente si considerava fortunata, fino a qualche giorno fa.
Siamo sempre stati abituati ad aiutare gli altri, vedremo se riusciremo ad aiutarci l'un con l'altro. Anche tra vicini di casa, fratelli coltelli e parenti serpenti. Questione di sopravvivenza. Gesti di solidarietà non mancano, nella struttura parrocchiale di Polverara sono ospitate una 50 di persone, per lo più immigrati. Mancano però altre forze per dare coraggio e speranza a molte famiglie.
Ecco le iniziative di solidarietà!
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