AMORE CHE FERISCE
Come nubi scure, come turbini di vento,
Sono gli infiniti dubbi che fiaccano la vitalitá,
Come un temporale e una tormenta invadono i miei giorni
Lasciando inquietudine, domande e apatia.
Pioggia che inzuppa la terra con poca sete
Che porta con sé sporco e freddo,
Sembra rubare tutto ció che é mio,
Crea confusione... peró dá fame di Dio.
Nubi che ritornano troppo spesso,
Che fanno sentire con forza le loro voci,
Che distruggono completamente il cammino fatto
E riempiono di ferite e di dolore il mio giaciglio.
Futuro sempre inquieto dietro un Maestro un po’ pazzo
Che insegna a camminare a zig zag,
Rispettando ciascuno, ogni come e ogni quando
Perché io con il mio passo possa essergli fedele nel poco.
Talenti che sembrano, a volte, sottoterra dimenticati,
O a volte, per paura, o per poca fede sprecati.
Doni di Grazia che lasciano un gusto di stupore
Peró allo stesso tempo molto stanca la spalla del carico.
Quante volte ho pensato di mollare tutto,
Quante volte non mi sono sentito degno e adatto,
Quante volte ho pensato di non essere stato accompagnato
Da un Dio vivo e amante che molto spesso tace.
Non ci sono risposte, solamente dubbi interroganti,
Idee, luci e ombre, sentimenti contrastanti...
Ti sembra di proseguire per un certo cammino con entusiasmo
E subito ti viene a mancare dall’alto la parola “ti amo”.
E’ riconoscendo il suo Amore che posso donarmi,
Sentendo che rispetta i miei passi posso anche non naufragare,
Solo cosí con tutto il cuore potró amare Lui
Ed essere amato e amare il prossimo senza ingannarmi.
Fabio Lazzaro
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