sabato 19 giugno 2010

In Nigeria per la prima volta


Una lettera, esperienze in comune

Ciao Federico,
mi chiamo Marco e trovo il tuo blog molto interessante. Complimenti! Io vivo in Uk con mia moglie, nigeriana di Benin City, e una bambina di 2 anni. Ad agosto andremo in Nigeria per la prima volta a trovare i suoi genitori. Sono un po' preoccupato poichè ho sentito storie sulla polizia nigeriana non molto incoraggianti: roba che arrestano, senza motivo valido, uomini bianchi di donne nigeriane per poi chiederne il riscatto. Mia moglie vive in Uk da 20 anni e non sa molto di queste cose.
Tu che mi dici?
E' un paese pericoloso?
Vista la povertà e la corruzione dilaganti?
Saluti
Marco



Ciao Marco,
sono sorpreso dalla distanza dalla quale mi scrivi...grazie a questo semplice blog!
Siete Bianco e Nera in Uk, in attesa di compiere il viaggio che io e Fidelia abbiamo compiuto qualche mese fa, in Nigeria. Che emozione!
Per me tre settimane sono state poche per conoscere un territorio, la cultura di un popolo, la famiglia allargata africana, comunque sono molto importanti per mantenere i contatti, per non dimenticare le radici di mia moglie e delle mie figlie.
Mi è stato difficile accettare di non potermi muovere liberamente dappertutto! A Lagos e a Auchi, vicino Benin City, mi hanno obbligato a rimanere chiuso in hotel. Mentre ad Abuja ho girato tranquillamente, anche da solo, perchè è una città molto controllata e il popolo hausa è pacifico.
Certo occorre usare alcune tecniche per non attirare l'attenzione! Ad esempio eravamo vestiti molto semplicemente, mia moglie indossava ciabatte comprate al mercato, nessun gioiello al collo o orologio al polso (vabbè che non li portiamo nemmeno qui!). Ho avuto una brutta esperienza dopo aver scattato una foto ad un edificio governativo, e ho capito che è meglio non fare foto, se non ai parenti...
Consiglia a tua moglie di non fare troppa pubblicità del vostro arrivo, altrimenti vi ritroverete a sganciare soldi in continuazione. Purtroppo il colore della nostra pelle è molto eloquente, noi siamo i bianchi arricchiti con il sudore e le materie prime del continente africano, e se non possiamo muoverci liberamente...è il prezzo che – secondo me - dobbiamo pagare!
Comunque non preoccuparti troppo,
altrimenti non vivrai bene questo viaggio!
Saluti da tutti noi, buona avventura!
Take care
Federico

13 commenti:

  1. Buon viaggio Marco: le parole di Fede sono piene di vita ergo vai con entusiasmo e senza paura :)

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  2. Anche io sono incappato in questo sito cercando informazioni per un futuro viaggio in Nigeria con mia moglie: ho trovato molto interessanti le tue indicazioni, per altro condivisibili e semplici.

    Per l'amico Marco in UK, le esperienze dei mariti delle amiche di mia moglie sono state le più disparate, dal rimanere chiuso in albergo per 1 mese al desiderio di tornarci da soli, senza moglie ;-)

    Io spero di poter fare questo viaggio l'anno prossimo.

    Vittorio

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  3. Sarebbe bello raccogliere le esperienze di chi, perchè sposato con una donna nigeriana, fa un viaggio in Nigeria! Caro Vittorio, come vivi i rapporti con amici o parenti nigeriani? Secondo te vogliono realmente stabilizzarsi in Italia?

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  4. Ciao Federico.

    Per ora posso parlare solo bene delle amicizie nigeriane fatte attraverso mia moglie. Conosco principalmente le sue amiche e qualche fidanzato nigeriano. Mi è capitato anche di andare in una discoteca nigeriana qui in italia senza grossi problemi.

    Le amiche di mia moglie la ritengono fortunata perchè io mangio di tutto, a differenza degli altri mariti italiani: ricordo ancora con divertimento la faccia stupita di una sua amica quando mi ha visto mangiare la loro black soup oppure l'ogbolò (spero di averlo scritto correttamente). Il tutto ovviamente piccante ;-)

    Una cosa che mi ha colpito molto, e più che positivamente, è l'unità che hanno tra loro. Possono anche litigare pesantemente (e rumorosamente) ma alla fine trovano sempre la "quadratura del cerchio". Spesso mi chiedo se le mie connazionali possano essere altrettanto solidali, altruiste e disponibili.

    Nel bene e nel male hanno un ritmo di vita diverso dal nostro, vivono molto più alla giornata. Puoi capire che questo può essere stravolgente per un mezzo piemontese/lombardo come me, abituato a pensare 3 volte al futuro e pianificare tutto.

    Non tutti i nigeriani vogliono stabilizzarsi definitivamente in Italia: c'è chi vuole tornare a casa presto, c'è chi vorrebbe trasferirsi in altri paesi come l'Inghilterra e c'è anche chi non vede l'ora di avere la cittadinanza perchè non ne vuole più sapere della Nigeria, come mia moglie.
    Un disincentivo a rimanere in Italia sono tutti i problemi provocati dalle nostre leggi sull'immigrazione, Bossi-Fini per intenderci.

    Per quanto riguarda i parenti non posso dire molto perchè non ho mai avuto contatti diretti. Mia moglie ha un ottimo rapporto con sua madre e le sue sorelle, meno ma pur sempre profondo con i maschi.

    Comunque mi ha raccontato diverse storie sgradevoli su quanto sono insistenti i parenti in Nigeria per avere soldi da chi vive qui: continuano a chiedere soldi senza credere che qui possano esserci problemi per vivere.
    Legandomi a quanto hai scritto sul pubblicizzare il meno possibile il proprio arrivo a Benin City, anche mia moglie sta ritardato il più possibile l'annuncio del nostro matrimonio. Sua madre e le sue sorelle l'hanno saputo subito della mia richiesta ma il resto dei parenti 8 mesi dopo la cerimonia!

    Prima di concludere, ti faccio i complimenti per il tuo blog che seguo, ormai da tempo. Pur avendo una visione, come dire, molto "laica" del mondo, il tuo sito offre sempre spunti interessanti su cui riflettere.

    Approfitto per chiederti una cosa sul tuo viaggio in Nigeria: a Benin City sei andato con bambini o figli piccoli?

    Ciao da

    Vittorio

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  5. Grazie della tua risposta, Vittorio, e di questa condivisione molto bella! Quello che mi dici conferma le riflessioni che sto facendo. Sai, forse anche chi vorrebbe tornare in Nigeria (perchè si è costruito una casa facendo la fame in Italia!) alla fine non tornerà, perchè quando i figli crescono è difficile slegarli dalle amicizie create qui. Per ritornare al nostro viaggio, noi non siamo stati a Benin City. Siamo stati ad Auchi, alloggiati in un hotel. Un giorno mia moglie è andata da sola a Benin City a ritirare dei soldi in banca. Io sono rimasto con le nostre due bambine (una di 8 anni, una di 2) dentro in hotel! Se vuoi girare tranquillamente devi andare ad Abuja! E figurati che sono abituato ad accompagnare gruppi in Camerun, ma in Nigeria non ci potrei mai andare!

    A presto

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  6. Scusami se continuo a scrivere commenti, magari ti scriverò una mail.

    Non pensavo fosse tanto problematico girare in Nigeria, anche rispetto al Camerun!

    Un giorno mia moglie mi ha detto, parlando del suo ritorno a casa dopo anni che è qua, che anche per lei non sarà facile tornare a Benin City.
    Io e te siamo facilmente individuabili per il colore della pelle, ma lei dice che "il bianco si è appiccicato addosso anche a me".
    Dice che dal modo di parlare, di muoversi si capisce che viene dall'Europa. Addirittura dice che anche il suo colore è diverso, non come quello che aveva prima di partire.
    Le ho detto che mi sembra strano ma lei ha risposto che è proprio così e che quando sarà a Benin City dovrà girare lei stessa con qualcuno del luogo (mamma o sorelle) altrimenti tutti cercheranno di spillare soldi.

    Anche solo da questa storia "banale" si può intuire quanto l'emigrazione alla fine è traumatizzante per le persone. E posso dire che mia moglie e le sue sorelle sono fortunate visto che con i cellulari possono parlarsi "comodamente". Nella mia famiglia c'e la storia del mio bisnonno che allo scoppio della prima guerra mondiale dovette partire per la francia alla ricerca del figlio che doveva andare in guerra per evitare di essere considerato disertore. Ed è partito a piedi ....
    Per questo credo che alla fine chi è partito dalla nigeria, finirà con lo stabilirsi qui o, al più cambiare paese.

    Scusami ancora se ho rubato dello spazio per portare la mia esperienza e le mie considerazioni nel tuo blog.

    A presto.

    Vittorio

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  7. Non rubi spazio, anzi lo arricchisci! Mia moglie come la tua sono doppiamente straniere! Straniere in Italia per il loro colore della pelle, straniere in Nigeria per aver sposato un bianco! Purtroppo è così...

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  8. Anche io ho la moglie nigeriana, e sono stato a Benin city per conoscere la famiglia, dopo 6 anni di matrimonio e 9 di convivenza, l'impatto con quel mondo (odio Lagos) è stato indubbiamente difficoltoso, l'odore dell'aria (un misto tra gasolio, sabbia e avanzi di mercato ortofrutticolo) e il fatto di restare prevalentemente in casa per motivi di sicurezza ha reso meno piacevole il soggiorno, ma quel poco che ho visto per le strade, la gente indaffarata ma curiosa , che mi salutava, e la miriade di bambini, alcuni dei quali vendevano di tutto sul ciglio delle strade, alla fine mi hanno conquistato, e se non fossi diabetico mi trasferirei li, giuro che all'avvicinarsi della data della partenza mi sentivo triste di dover ritornare.
    ciao

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  9. Ciao Mario, grazie per la tua fotografia! Per noi italiani l'impatto è abbastanza uguale...odiamo il caos mentre per loro è sinonimo di "star bene"! Non riuscirò mai a capire sta roba! Poi gli odori... Comunque continuo a dire che la Nigeria è un Paese dell'Africa dove è difficile per un italiano andare a vivere. Però è sempre un'esperienza da fare, così conosciamo meglio le nostre donne e le loro origini!!!

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  10. CIAO A TUTTI ANCHE IO SONO STATO IN NIGERIA,A BENIN CITY ,MIA MOGLIE E DEL POSTO,POSSO SOLO DIRE BENE,MI E PIACIUTO TUTTO ADDIRITTURA VOGLIO ESAGERARE ANCHE LO SMOG NON MI DAVA FASTIDIO,IO SONO DEL SUD DELL'ITALIA MI SONO TROVATO A RIVIVERE QUANDO ERO RAGAZZO, SI PERCHE LA VITA AL SUD NEGLI ANNI 70 ERA COSI COME A BENIN,TUTTI AVEVANO LA POSSIBILITA' DI VIVERE,NON VOGLIO DILUNGARMI CI VORREBBERO TROPPE PAGINE PER RACCONTARE L'ESPERIENZA FATTA,COMUNQUE VOGLIO DIRE CHE IL MAL D'AFRICA ESISTE,E UN MALESSERE BENESSERE,HO AVUTO LA SENSAZIONE DI RITORNARE NEL GREMBO MATERNO,E QUANDO SONO PARTITO PER L'EUROPA SONO RINATO,HO CAMBIATO LA MIA VITA L'AFRICA ERA GIA' PARTE DI ME QUANDO ERO BAMBINO,IL MIO SOGNO SI E COMPLETATO.LOVE YOU AFRICA.

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  11. Da quanto tempo, troppo, non ritorno in Africa!!! Leggendo questo commento, capisco le sensazioni, e provo invidia...perchè vorrei esserci io là! Poi mia moglie mi ripete sempre che un conto è andare in Nigeria per un viaggio, per salutare i parenti, o per il matrimonio tradizionale, o per un semplice viaggio di piacere...e un altro conto è vivere là. Io spero di ritornarci al più presto, soltanto per prendere una boccata di "ossigeno" perchè il mal d'Africa esiste davvero!

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