venerdì 22 gennaio 2010

CHIUNQUE OPERA LA GIUSTIZIA E' ACCETTO A DIO

Pur con un linguaggio clericale, questo testo è davvero così innovativo che non appartiene ancora alla mentalità e alla prassi comune della cattolicità.

"In ogni tempo e in ogni nazione è accetto a Dio chiunque lo teme e opera la giustizia. Tuttavia Dio volle santificare e salvare gli uomini non individualmente e senza alcun legame tra loro, ma volle costituire di loro un popolo, che lo riconoscesse secondo la verità e lo servisse nella santità. Questo popolo messianico ha per capo Cristo. Ha per condizione la dignità e la libertà dei figli di Dio. Ha per legge il nuovo precetto di amare come lo stesso Cristo ci ha amati. Ha per fine il regno di Dio, incominciato in terra dallo stesso Dio, e che deve essere ulteriormente dilatato. Perciò il popolo messianico, pur non comprendendo effettivamente l'universalità degli uomini e apparendo talora come un piccolo gregge, costituisce tuttavia per tutta l'umanità il germe più forte di unità, di speranza e di salvezza."

(Concilio Ecumenico Vaticano II, Lumen gentium, II,9)

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