domenica 30 maggio 2010
Il vivere precede il conoscere
E' lo slogan della festa di Macondo che si sta svolgendo a Bassano del Grappa (Vi). Ieri ho partecipato alla presentazione dell'ultimo libro di Giuseppe Stoppiglia, fondatore dell'associazione, che si intitola "Piantare alberi, costruire altalene" (Edizioni Diabasis).
Riporto sotto alcune frasi pronunciate dagli ospiti
Gaetano Farinelli, cofondatore di Macondo:
La donna che vive precede la donna che pensa, che crede, che...
L'uomo che vive precede l'uomo che pensa, che crede, che fa, che...
La domanda è più importante della risposta. Ma colui che fa la domanda è ancor più importante della domanda che pone.
Jessica Cugini, giornalista, caporedattrice di Combonifem:
"I nostri bambini, quando sono al nido e si scambiano ciucci e morsi con altri bambini di altre culture, si riscoprono semplicemente uguali.
Alla fine non ci sarà chiesto se siamo stati credenti, ma credibili.
Sentirsi comunità, significa sentirsi responsabili non solamente dei nostri figli.
Roberto Mancini, scrittore e docente all'università di Macerata:
La logica dell'identità viene usata per creare contrasti, opposizione, rabbia.
La Verità è sulle labbra dei fanatici, dei fondamentalisti.
Fare il politico non è un mestiere.
Michele Serra, scrittore e giornalista di Repubblica:
Stoppiglia mi fa ricordare quanto siano importanti le persone.
Nella mia vita, là dove pensavo di incontrare persone senza cuore, senza fede, senza... (pregiudizi), ho invece trovato persone con...qualcosa.
Dovremmo pensare ad un futuro di individualisti? Di persone cioè che, nonostante la società, nonostante la Chiesa, nonostante tutto... siano persone vere, oneste, giuste, ecc...?
Pietro Barcellona, filosofo e scrittore:
Non credo che il vivere preceda il conoscere. Noi conosciamo vivendo. Piuttosto possiamo dire che l'esperienza viene prima dei concetti. Purtroppo noi abbiamo distrutto l'esperienza con i concetti e la sostituiamo con l'esperimento.
Il concetto esclude l'antagonismo dentro l'esperienza. Ho sempre creduto che Caino e Abele siano la stessa persona, perchè noi siamo doppiezza strutturale, ontologica.
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