venerdì 21 maggio 2010
La metamorfosi di Linda
"Un uccello che vola libero nel cielo"
Linda frequenta i locali notturni di Abuja, capitale della Nigeria. E come lei molte altre ragazze sognano la magica notte in cui un principe dalla pelle bianca o col fuoristrada accetterà di approfondire la relazione fuori dalla discoteca. Ballano con la musica nel sangue, mostrando le forme perfette del loro corpo, biologicamente cresciuto a riso e platano.
Ho incontrato Linda un sabato notte, al Xilencio club, una discoteca frequentata da nigeriani e da quei pochi e coraggiosi oìbo (bianchi) che sottovalutano la pericolosità della vita notturna in Nigeria. Come me, ingenuo friccanaso, accompagnato però da Mohammed, un giovane molto simpatico che abita in un ghetto hausa e che conosce bene la città. Il colore della mia pelle attira l'attenzione di ragazze in cerca di turisti europei. Sensazione imbarazzante. Senza un rolex al polso o la catena d'oro al collo, sono comunque preso di mira, al centro della pista. Rifiuto ogni approccio troppo invadente, spudoratamente interessato a concludersi in un rapporto sessuale a pagamento. Accetto invece il semplice invito di Linda, "un uccello che vola libero nel cielo" - così si definisce, a sedermi con lei nel giardino esterno per una chiacchierata. Il profumo della carne arrostita ci costringe a bere un paio di birre fresche Star, a chilometri zero.
Ha 23 anni e studia marketing all'università di Abuja, parla un corretto inglese e si muove con molta eleganza. Sembra interessata solamente a parlare con me, mi presenta le sue amiche, mi mostra alcune foto dal suo cellulare. Le racconto anche della condizione di molte ragazze nigeriane che lavorano sulla strada in Italia, spesso costrette da organizzazioni criminali a vendere il loro corpo. "Qui le ragazze che si prostituiscono – mi spiega Linda – non sono costrette. Hanno solamente bisogno di soldi. In una notte possono guadagnare dai 5.000 ai 10.000 naira (25-50 euro)".
Linda non fa la prostituta, forse perchè non ha bisogno di soldi. Due cellulari, con connessione Internet, 12.000 naira dentro al portafogli. Forse si accontenta di catturare ogni tanto l'uomo giusto, ma perchè non c'ha provato anche con me?
Ci invita ad andarla a trovare dove abita. Mohammed non mi lascia mai solo, conosce la sua gente e la debolezza della carne. Con sorpresa mi accorgo che Linda vive in una piccola stanza, presa in affitto, in un ghetto all'ingresso della città. Il televisore sempre acceso, un ventilatore arrugginito, un materasso per terra e tante scarpe con i tacchi seminate in una decina di metri quadri. Qui Linda sembra una ragazza qualsiasi, indossa un lungo vestito tradizionale e il suo viso è senza trucco. Cammina a piedi scalzi sulla terra rossa, evitando bucce di banane e pozzanghere di acqua stagnante. Cerca un bambino qualsiasi, disposto ad andarle a comprare un pacchetto di sigarette al mentolo in cambio di qualche naira. Per la doccia usa un secchio, che riempie al pozzo più vicino.
Di giorno acqua e sapone, di notte sopracciglia disegnate e vestitino attillato.
Metamorfosi africana. Mai rifatta, mai triste. Senza vergogna, senza problemi. Questa è Linda, misteriosa e affascinante, donna Africa. Seducente, non volgare. Sfuggente come il vento.
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