DALLA VIOLENZA, DALLA GUERRA...
Il gesto di violenza contro il premier è da condannare come ogni altro gesto di violenza. L'aggressore, in cura psichiatrica da 10 anni, non è il portavoce dell'opposizione, dei comunisti, dei centri sociali o di Di Pietro. L'aggredito, d'altra parte, non può diventare il martire che l'Italia deve onorare rivotandolo, nè l'indifeso da essere compatito.
Dalla violenza verbale-psicologica a quella fisica: qual è la più pericolosa?
Quanto ci vuole per guarire da un trauma del setto nasale e quanto ci vuole per disintossicarsi dalle droghe?
Il sangue che scende dalla bocca di Berlusconi ci impressiona... sì è proprio lui! Non tanto quanto il sangue di tanti militari morti inutilmente nelle guerre di interesse che l'Italia continua a finanziare.
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