(tratto dalla lettera natalizia di Giuseppe Stoppiglia di Macondo)
[...]Nella Bibbia Dio dice: non voglio che difendiate la mia causa, ma la causa dei poveri! Sapeva che i chierici, col pretesto di difendere Dio, avrebbero finito per arrogarsi privilegi. Gesù, se curava uno straniero, gli ordinava di diffonderne la notizia (tra i non giudei); se curava un connazionale, gli proibiva di parlarne. Non voleva che i suoi connazionali si articolassero a favore della sua missione: lo avrebbero solo intralciato.
Nel Salvador, l’arcivescovo Oscar Arnulfo Romero constatò che la giustizia, come il serpente, morde solo gli scalzi. Lui morì a colpi d’arma da fuoco, per aver denunciato che nel suo paese gli scalzi nascevano condannati in partenza, colpevoli di esser nati. A volte finiscono male le storie della Storia; ma la Storia non finisce.
[...]Questo è il mio augurio che accompagno con queste parole.
Trova il tempo di riflettere: è la fonte della forza.
Trova il tempo di giocare: è il segreto della giovinezza.
Trova il tempo di leggere: è la base del sapere.
Trova il tempo di essere gentile: è la strada della felicità.
Trova il tempo di sognare: è il sentiero che porta alle stelle.
Trova il tempo di amare: è la vera gioia di vivere.
Trova il tempo d’essere felice: è la musica dell’anima.
(tratte da: Sapienza irlandese).
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