mercoledì 14 ottobre 2009

LAICITA' IN BILICO

Mi capita spesso di usare il termine "laicità" o "laico"... consapevole però che la distinzione, così ricercata, tra religioso-laico, chiesa-stato è presente nella nostra società occidentale ma non per questo nella cultura-mentalità di altri popoli. Nel bene e nel male, nel buddismo vi è correlazione tra vita spirituale-religiosa e vita sociale-politica, così il Dalai Lama è capo spirituale e nello stesso tempo politico. Questo vale anche per l'Islam, nel bene e nel male.

Nella nostra cultura occidentale moderna è subentrata la rivendicazione della laicità dello stato, probabilmente perchè il pensiero laico (letteralmente "del popolo") è molto più dinamico ed evolutivo di quello clericale che, in Italia, influenza il sistema politico dello Stato. Se la dimensione spirituale (non prettamente religiosa) di un popolo fosse meno istituzionalizzata, cioè rimanesse un movimento, potrebbe incarnarsi più facilmente nel vissuto sociale, senza creare lotte intestine ma occasioni di dialogo e crescita.


-Maggioranza e Udc fanno decadere il provvedimento che chiedeva maggiori protezioni agli omosessuali. "I veri omofobi sono 285 onorevoli" lo slogan. "Abbiamo assistito a uno spettacolo vergognoso con interventi da parte di esponenti dell'Udc che hanno accostato l'orientamento sessuale a incesto e pedofilia", è il commento di Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay che ha annunciato una serie di iniziative per i prossimi giorni.

-Il ministro Gelmini chiede il voto per l'ora di religione cattolica al posto del giudizio, un passo forse per abolire la sua facoltatività? "Il ministro Gelmini deve garantire la laicità della scuola pubblica italiana sancita dalla nostra Costituzione" afferma il segretario generale della Flc-Cgl. Ma perchè non si introduce una nuova materia per tutti e con voto: storia delle religioni?

Nessun commento:

Posta un commento