La lettura evangelica che la Chiesa cattolica propone nella liturgia in occasione della festa di Tutti i Santi è il discorso della montagna ovvero Le Beatitudini nella versione di Matteo. E' proprio il passo della Bibbia che a Ghandi piaceva di più! E' un testo bellissimo, sotto tutti i punti di vista. Eppure mentre conosciamo a memoria i 10 comandamenti non conosciamo altrettanto bene le Beatitudini. Mi fermo alla prima traducendola anche grazie al commento di Alberto Maggi.
BEATI, FORTUNATI
COLORO CHE,
DECIDONO VOLONTARIAMENTE
DI ABBASSARE IL LORO TENORE DI VITA
PER PERMETTERE A COLORO CHE SONO NELLA MISERIA
DI MIGLIORARE LA LORO CONDIZIONE DI VITA...
SAPENDO CHE ALLE SPALLE
HANNO UNA COMUNITA' DI FRATELLI E SORELLE
DOVE REGNA LO SPIRITO DELLA CONDIVISIONE.
DI SICURO RIUSCIRANNO A VIVERE FELICEMENTE.
Riporto poi un tratto di un intervento del carissimo Barbero.
"Bisogna cancellare i santi. Altro che “santo subito”! Essere semplicemente donne e uomini, ma esserlo sul serio, nel senso della ricerca e dell'onestà. Quando finiremo di misurarci con i criteri del più buono o meno buono? Vogliamo lasciare la nostra vita nelle mani di Dio, con la fragilità delle nostre scelte? E poi un santo lo tagliano a pezzi per portane uno di qua uno di là. É tutta una botteguccia con tanto rispetto per le persone, perchè le persone semplici non devono essere manipolate."
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