venerdì 18 settembre 2009
IL SOGNO DEL BAMBINO STREGONE
DI LUCA CASTELLITTO - EDIZIONI PIEMME
(il corsivo è tratto dalla copertina del libro)
Intabarrato in una coperta consunta che lascia trasparire solo gli occhi, un bimbo si alza dalla panca che ha eletto a giaciglio. Non ha ancora dieci anni. Intorno a lui, una decina di compagni continuano i loro sogni agitati. Ogni sera il brulicante mercato di Kinshasa diventa dormitorio per un esercito di ragazzini. Si aggirano in cerca di cibo, si abbandonano stremati. Molti, come Michel, sono stati cacciati di casa con un'accusa gravissima e ridicola al tempo stesso: quella di essere infidi stregoni, degli ndoki, che trascinano il malocchio sul tetto familiare. Capro espiatorio perfetto, che si nutre dell'istigazione delle sette che proliferano per il paese: il bimbo troppo irruente o troppo silenzioso, quello che ancora fa la pipì a letto o che rifiuta il cibo è bollato. Ogni evento negativo che coinvolga la famiglia, anche il più insulso, gli verrà addebitato, fino a che non sarà messo alla porta. Ma non prima di aver subito umiliazioni, violenze, crudeli esorcismi.
COSA NE PENSO?
Dal Brasile all'Africa, sempre la stessa storia!
Le chiese pentecostali hanno bisogno di dare un volto al diavolo. Non basta parlare di ingiustizie sociali, di corsa agli armamenti, di inquinamento planetario, di mafie, di non-libertà di stampa, di ronde razziste... Devono trovare un ostaggio, in carne ed ossa, con un volto e due occhi spauriti. E lo trovano tra i più deboli, i bambini, molto spesso abbandonati, trascurati dai loro genitori che pendono dalle labbra di un imbroglione che si improvvisa pastore di una nuova chiesa cristiana. soltanto per far soldi. C'è un estremo bisogno di personificare il male, raccontando leggende sul diavolo e l'inferno, che creano paura e dipendenza da chi dice di riuscire a sconfiggerlo. Ponendolo sempre fuori di sè, fuori dalle proprie responsabilità. E si troverà sempre qualcuno che abbia un difetto, un limite, un male sul quale scaricare l'odio nei confronti del Male. Perchè un bambino fa la pipì a letto vuol dire che ha un demonio?
Oltre a questo, parlare di "bambino stregone" per indicare un bambino posseduto dal demonio, significa attribuire alla figura dello stregone un immagine falsata. Lo stregone nella cultura tradizionale africana è colui che entra in contatto con le divinità locali. E' medico, guaritore, psicologo, consigliere, ecc... Se poi non svolge bene il suo lavoro potrà anche essere giudicato come "cattivo", ma uno stregone dovrebbe essere a servizio del bene della comunità.
La campagna anti-superstizione, promossa dai missionari occidentali all'inzio del 900, ha creato negli africani stessi un senso di inferiorità e di negatività nei confronti della propria cultura tradizionale, che sicuramente avrà degli aspetti da migliorare, ma non è tutta da buttare come sta succedendo adesso.
Infine, a forza di convincere un bambino che è posseduto dal diavolo... alla fin fine anche lui si sentirà un piccolo diavolo!
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