lunedì 16 aprile 2012

Uno del popolo


La storia: il controesodo di Fabio


Si sa, di cittadini extracomunitari, che decidono di attraversare il deserto o l'oceano per arrivare in Italia in cerca di fortuna, ce ne sono a migliaia. Ma che da Padova decidono di emigrare in Africa o in America Latina e di piantare le radici in un villaggio sperduto di mille abitanti, ne conosco ben pochi. Uno di questi si chiama Fabio Lazzaro, ecco in breve la sua storia. Don Fabio viene inviato in Ecuador come prete missionario fidei donum ma poi sceglie di rimanervi come laico, come uno del popolo. Certo, è difficile togliersi di dosso l'etichetta del gringo, l'uomo bianco che porta sulla pelle il marchio del colonizzatore (o evangelizzatore), dell'arricchito e dell'evoluto. Ma lui ci prova, entrando in punta di piedi nell'ecosistema interculturale ecuatoriano senza scombinare equilibri delicati. Cerca di integrarsi realmente con la mente e soprattutto con il cuore, conoscere e amare. Non può che innamorarsi di una donna afroecuatoriana, che rappresenta la minoranza etnica del Paese e che discende dagli schiavi africani deportati nelle Americhe. Due minoranze che, una accanto all'altra, diventano coppia mista che desta curiosità, ammirazione e nello stesso tempo discriminazione.
Costruiscono la loro casa a nord di Quito, la capitale dell'Ecuador, in un paesino a maggioranza afro. Una casa grande ma sobria, con la stanza per gli ospiti e un salone per gli incontri con i gruppi e le associazioni locali. Il posto più vicino dove fare la spesa è a un'ora di bus. Fabio ha barattato le comodità e lo stress del nostro Nordest con la semplicità di vita e la schiettezza delle persone. “Più che il tuo passato – mi racconta - a loro interessa il tuo presente, come spendi le tue giornate, se sei una persona solidale, accogliente, rispettosa, allegra oppure no. Non mi sento giudicato come l'ex-prete ma sono considerato come una persona straniera che si chiama Fabio e che stranamente ha scelto di vivere con una negra (in Ecuador il termine negro non viene usato in senso dispregiativo) e in un popolo povero di afroecuatoriani”.
Da Padova all'Ecuador, da sacerdote a laico, dalla città al villaggio... una serie di controesodi, di esodi al contrario che Fabio non si vergogna di raccontare nemmeno a quanti si scandalizzano di lui. In questi giorni è tornato in Italia per un saluto a familiari ed amici e per ricordarci che ognuno è chiamato a compiere il proprio viaggio della fortuna. E della salvezza.

lunedì 9 aprile 2012

Consigli per chi ama una donna nigeriana

Riporto integralmente questa poesia da un blog che è appena nato e che si chiama http://leragazzedibenin.altervista.org/blog/

Ricorda!

Stai con una Ragazza di Benin (Benin City - Nigeria, ndr) per dare, non per avere

La ragazza di Benin prende.

Non essere stupido, ma forte

Le parole servono per ingannare

L‘amore si da – la ragazza di Benin ti sorprende.

Da innamorato può essere più difficile aiutare

Chi riesce è un leone

Una ragazza di Benin è diversa da te

conoscila.

Può prendersi gioco di te

Può giocare con te

E tu, davvero, chi sei?

La morale di Benin:

sei uomo quando hai una casa un lavoro e dei figli

il debito è da pagare

la famiglia da aiutare

questa è la morale di Benin

tu che chiedi amore, tu che uomo sei?

Non farti ingannare

Sogno di bimba – un principe azzurro – una reggia e un letto d’amore

E tu quanti anni hai?

Rughe sul volto, fame d’amore: è un gioco, ci stai?

Fame, tortura, sangue e paura.

Non c’è niente da giocare.

domenica 8 aprile 2012

Pioggia di Pasqua

Benedetta pioggia nel giorno di Pasqua! Pioggia che bagna, lava e purifica. Pasqua è un' occasione unica per riflettere personalmente, come famiglia e come comunità, su quanto siamo disposti a cambiare e a rinnovarci. Tutto ciò che ci circonda appare vecchio, perchè non ha nulla di nuovo da dirci. La novità che può sorprenderci è strettamente legata al nostro bisogno di verità e libertà. Buona Pasqua

lunedì 2 aprile 2012

Fabio e Olga si raccontano


Racconti liberi di una coppia mista, in Ecuador

Domande
In un periodo in cui assistiamo all'immigrazione di massa dall'Africa, dall'Asia e dall'America Latina verso l'Europa e l'Italia... è possibile per un uomo italiano compiere un vero e proprio contro-esodo?

Nell'era della globalizzazione e della con-fusione di culture, è possibile per una donna afroecuatoriana riscoprire i valori africani?

Di fronte ai recenti sequestri di italiani all'estero, è raccomandabile per Fabio e Olga vivere e operare in un villaggio dell'Ecuador?



Sabato 14 aprile 2012 ore 19
al Circolo Cameroes
via Po 56 Padova
(zona Altichiero, seguire indicazioni TELENUOVO)

Programma
ore 19: arrivo e accoglienza
ore 19,30: Fabio e Olga si raccontano
ore 20,30: balli Ecuatoriani come La Bomba, Marimba e altri.
ore 21: rinfresco e saluti (ognuno porta qualcosa!)

INGRESSO LIBERO

Presentazione "Bianco e nera" a Napoli


In occasione della presentazione del mio libro a Napoli, invitato da Vocatio e un gruppo biblico, ho sperimentato l'accoglienza calorosa del popolo napoletano.
Oltre ad aver mangiato la vera pizza, le mozzarelle e il babà, ho spezzato il pane della condivisione durante una celebrazione eucaristica in famiglia: esperienza delle prime comunità cristiane e, probabilmente, il futuro della nostra chiesa.
Un gruppetto di persone, animato da un forte desiderio di conoscere la parola di Dio e di non sentirsi esclusi dalla comunione con il Padre.
Ognuno porta all'altare il proprio contributo, la propria vita, la propria disponibilità nel mettersi al servizio degli altri.

E una casa diventa tempio dello Spirito Santo.