lunedì 30 settembre 2013

UN PRETE AQUILANO SCRIVE A PAPA BERGOGLIO

"IL CELIBATO NON È DOGMA, CONCEDICI IL MATRIMONIO"

Un prete affida al Centro il suo appello: "Caro Francesco, modernizza la Chiesa di Roma"

Caro direttore,
chieda al Papa a nome mio e di tanti altri preti, quando la Chiesa si sveglierà nell'approvare il celibato facoltativo dei preti! Il Cardinale Martini aveva ragione a dire che la Chiesa è indietro di 200 anni. Apprezzo il celibato, ma la Bibbia, soprattutto le lettere pastorali di Paolo, ci fa capire che il celibato non va imposto. San Paolo attacca chi vieta il matrimonio definendolo falso profeta.... San Paolo scrive che i preti, vescovi e diaconi dovevano essere uomini di una sola moglie. Quindi sposati una sola volta. Rimasti vedovi, penso potevano risposarsi. Così mi insegnò pure un mio prof. della facoltà teologica. La chiesa cattolica di rito bizantino e maronita permette ai seminaristi di sposarsi, ma devono decidere prima del diaconato. Abbiamo infatti preti bizantini e maroniti sposati!
Caro Papa Francesco, ti voglio bene e mi commuovi perché parli col cuore libero...allora ti chiedo: perché la chiesa cattolica romana di rito latino non rivede la norma sul celibato obbligatorio? La trovo una norma stupida, anti biblica! Il celibato deve essere facoltativo.
Alcuni miei amici preti bravissimi sono stati costretti a lasciare il ministero perché si sono innamorati seriamente di una donna. Ora hanno famiglia, figli e sanno cosa è il sacrificio e la gioia di guidare la famiglia piccola chiesa domestica. Sono preti che potrebbero benissimo essere reinseriti nella Chiesa vista la crisi grave di vocazioni.
Preti omosessuali, che rispetto e stimo, possono invece continuare a fare i preti. Convivono pure col compagno e nessuno dice nulla. Se invece ti vedono con una donna, subito la gente bigotta e fissata inizia a pensare male quando invece non c'è nulla di male se c'è amore vero!! Siamo indietro di 200 anni...
Caro cardinal Martini, dal Cielo aiuta papa Francesco insieme allo Spirito Santo a portare la Chiesa verso nuovi orizzonti. Basta liberarsi dai pensieri farisaici e ipocriti. Il bello è che papa Giovanni Paolo II parlò bene del matrimonio dei preti quando approvò il codice di diritto canonico per le chiese orientali. Bellissimo il libro di Donald Cozzens "Verso un volto nuovo del sacerdozio" (Queriniana).
Cozzens, prete psicologo americano, scrisse questo libro dopo gli scandali dei preti pedofili. Il vescovo don Tonino Bello, morto in concetto di santità, nel libricino intervista “Chiesa di parte”, scrisse che il celibato è un dazio e ciò non va bene. Profetizzò che in futuro uomini sposati sarebbero diventati preti! Don Tonino Bello vescovo ha la stessa tempra del Papa. Peccato che pure don Tonino è salito al Cielo, ma Dio sa come fare.
Don Andrea Gallo, nel suo libro “Come un cane in Chiesa” ci aiuta a riflettere su temi che danno fastidio a certi uomini di Chiesa ultra moralisti e retrogradi.
Non voglio fare polemica, ma questa mia lettera vuole essere una critica rispettosa e costruttiva verso la Santa Sede. L'Abbè Pierre, nel suo libro “Mio Dio perché”, ci aiuta come don Gallo ad aprire gli occhi pure sulla castità repressa e bloccante.
Ben venga la castità, ma ben vengano pure i rapporti sessuali fatti con amore vero e vita! Ci vuole equilibrio e ci vuole una morale più aperta se no la scienza teologica viene meno! Ben vengano i valori e i principi! Ma sono stufo di difendere una teologia morale obsoleta e fossilizzata.
Credo nell'amore infinito di Dio. Dio ci ama e questo è il tempo della Misericordia Infinita di Dio. Poi sarà la Fine!
Cara Chiesa, ritorna alle origini e apri gli occhi!!
Caro Papa Francesco, grazie per aver scelto mons. Parolin come nuovo segretario di Stato: ha già detto che il celibato non è un dogma! E bravo pure il cardinale Hummes, ex prefetto della Congregazione per il clero che fu messo a tacere perché pure lui disse che il celibato dei preti non è un dogma.
Caro Papa Francesco, grazie per aver parlato delle lobby gay del Vaticano. Sei un papa eccezionale e senza peli sulla lingua. Non sono arrabbiato con i gay, li rispetto e li accolgo come fratelli. Sono arrabbiato con gli ipocriti e li affido alla potenza rinnovatrice di amore dello Spirito Santo.
Caro Papa se mi vuoi contattare chiama il direttore del giornale (“Il Centro” di Pescara), ma non punirmi. Anzi ti chiedo scusa se mi sono sfogato così apertamente. Prega per me, caro Papa, e se mi chiami non dirò di questa nostra mail perché ho paura di certi monsignori, vescovi e cardinali che sono indietro di 200 anni.
Ma di te caro Papa non ho paura e ti voglio tanto bene. Prega per me perché sono un po' in crisi, ma ho tanta voglia di amare, di evangelizzare, di celebrare con amore e gioia l'Eucarestia, fonte e culmine della vita cristiana. Sono in crisi perché non esiste più una Fede matura. Poca gente frequenta i sacramenti con sincerità. Gli altri lo fanno solo per tradizione ma i loro cuori sono lontani da Dio. Ogni giorno nella mia parrocchia e altrove devo lottare contro i farisei ipocriti o contro un certo fanatismo deviante. I cristiani veri sono pochi. Pazienza, meglio pochi ma buoni.
Un prete aquilano



mercoledì 11 settembre 2013

Terra calpestata, Terra da amare

I temi veri, quelli importanti, fondamentali di oggi non sono quelli classici!
Ecco perchè un teologo come Leonardo Boff non ha fatto una relazione di cristologia o di teologia dogmatica. Ma ha parlato prevalentemente di Terra, di Madre Terra, perchè se il secolo scorso è stato il secolo dei movimenti per i diritti dell'uomo, questo secolo sarà il secolo dei movimenti per i diritti della Terra. Lo sappiamo tutti, le risorse della Terra sono limitate. Terremoti, tsunami, inondazioni, cicloni e catastrofi naturali sono la conferma che se l'uomo continua a sfruttare la Terra in questo modo si arriverà ad una autodistruzione del pianeta.

"Noi siamo Terra, e abbiamo dimenticato questa dimensione.
Siamo gli ultimi arrivati, quando tutto è stato già formato, ed abbiamo il compito di curare la Terra.
Le religioni non sono la soluzione del problema, ma parte del problema.
Un Dio amante della Vita, appassionato della Vita, non lascerà che la Vita scompaia della Terra.
Ciò che manca oggi è la sensibilità, la tenerezza, la capacità di stare accanto e curare.
Cos'è il cristianesimo? Padre nostro e pane nostro."

Non sono parole di un teologo classico, ma di un uomo saggio e ispirato che non fa polemica sterile, ma che unisce alla critica una proposta di cristianesimo etico, in cui il vero povero da liberare è colei che "calpestiamo" ogni giorno...la Terra!

Un contributo più completo lo trovate nel sito dell'amico Ivano
Nei prossimi giorni potrete trovare l'intervento integrale di Leonardo Boff a Bassano sul sito di Macondo.

martedì 3 settembre 2013

Leonardo Boff a Bassano (VI)

"Il divino è più grande della Chiesa:
i diritti umani sono più importanti
della disciplina ecclesiastica".


LUNEDI' 9 SETTEMBRE 2013
ORE 20.30
ISTITUTO GRAZIANI (Via Cereria)
BASSANO DEL GRAPPA - VICENZA

per info www. macondo.it

VI ASPETTO!