lunedì 24 gennaio 2011

Un grazie alla Comunità Cappuccini di Schio

Invitare un prete sposato, e per di più senza dispensa, cioè "non in regola" secondo la dottrina cattolica, in un convento di frati cappuccini per una testimonianza, non è cosa da tutti i giorni! Qualche anno fa era impensabile, oggi in alcune realtà ecclesiali aperte è possibile.
Il racconto della mia esperienza, delle mie scelte, si inserisce in un percorso comunitario di riflessione sull'autenticità. "Una persona che segue se stessa e affronta quello che c'è senza bisogno di doversi schermare, credo sia un essere autentico..." era scritto su un quadretto che mi hanno regalato alla fine.
Ero emozionato. Ultimamente sono abituato a scrivere, e poi ci vorrebbero giorni interi per raccontare tutto quello che ho vissuto e che penso.
La comunità era attenta, partecipe, ricca di domande. "Come poter valorizzare la ricchezza di molti preti sposati che potrebbero animare le comunità cristiane?" Domande anche senza risposte, come vedete. Chissà! La consapevolezza di essere base, humus, seme, poca cosa difronte alla gerarchia, ai dogmi, al sistema, si leggeva negli occhi di tutti. Ma quanta voglia di autenticità!
Importante anche l'intervento di una signora dispiaciuta quando ho detto che tutte le religioni sono uguali. Non mi ha giudicato, ha espresso un disagio, e si è sentita libera di farlo. Persone mature dunque, non pecore o fondamentalisti cattolici.
Grazie ad una fraternità di religiosi, ma prima di tutto uomini. Nella loro relazione positiva, nella condivisione reale, e nella voglia di conoscersi sempre di più, sta la loro forza. Le persone che entrano nel convento, trovano accoglienza, semplicità e tanta umanità! "Hanno aperto il convento: scandalo!" Ma sta qui il loro vangelo e la loro serenità.
Insomma ho dato sì, ma ho anche ricevuto. Mi fa solo bene incontrare comunità cristiane autentiche, per recuperare fiducia in questa chiesa.

1 commento:

  1. fede, attendevo questo tuo commento e sono felice che hai potuto donarti senza veli né giudizi. C'è bisogno di uomini come te, c'è bisogno di dar voce all'autenticità e all ricerca di se stessi, c'è bisogno di sentirsi accolti e amati nella proprio verità.
    Un abbraccio forte forte.
    lau

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