giovedì 9 settembre 2010

Non si può dividere il mondo in sacro e profano

Un pezzo di omelia di Alberto Maggi, biblista dei Servi di Maria, ultimamente bacchettato dai vescovi (leggi qui). Quando un messaggio ha troppo successo e toglie fedeli e offerte alle chiese... ma soprattutto libera le persone da schiavitù e dipendenze (anche religiose...) allora diventa un problema serio!

Vangelo di domenica 12 settembre... commento

[...]Cento pecore, dieci monete rappresentano un tutt’uno (100,10: se togliamo l’1 c’è lo zero, si perde tutto).
L’umanità per Gesù è indivisibile, non si può dividere il mondo in sacro (i 99 «giusti» o buoni) e profano (i cattivi).
Così facevano i farisei, quelli che «si ritenevano giusti », “separati”
(pharisaios vuol dire “separato” dalla massa).
Nell’ambito di Dio “ci sarà gioia nel cielo per…(v. 7); …vi è gioia davanti
agli angeli di Dio…” (v. 10) i valori si invertono: i perdenti, i diseredati, gli
emarginati dalla società religiosa se si emendano attivano la loro capacità di fare
festa e la condividono con gli altri.
Quelli che si ritengono giusti e sicuri di se stessi, quelli che disprezzano
chiunque non la pensi come loro, non hanno la capacità, né sentono il bisogno di
conversione, e quindi di far festa.
Sono degli ipocriti, che curano solo la loro immagine, ripiegati su se stessi,
annoiati.

1 commento:

  1. Eh Fede come chiude l'articolo "le offerte dei fedeli stanno lì, su di un ricco piatto" le motivazioni sono "forti" in campo clericale. Che tristezza...

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