martedì 6 gennaio 2009

L'AFRICA SULLE STRADE



Il mal d'Africa mi spinse, alcuni anni fa, a fermarmi lungo le strade della mia città per incontrare le ragazze nigeriane vittime della tratta. Da allora la mia vita è cambiata. Adesso ho l'Africa in casa, quando guardo mia moglie e le mie figlie. Questa meravigliosa esperienza sta diventando ricchezza, non solo per me.
Ieri sera sono andato a trovare Jessica su invito di un amico, conosciuto da poco. Dovevo fare da intermediario e capire quali potrebbero essere i prossimi passi per rendere il rapporto felice e stabile. La relazione tra due persone di differente cultura non è semplice, occorrono ulteriori strumenti e maggior pazienza. Ma non tardano ad arrivare soddisfazioni e benessere.

La motivazione principale che frena molte ragazze ad uscire dalla tratta è la paura. “É indispensabile fermare le politiche repressive considerando che le retate, gli arresti, gli avvii nei CPT, i rimpatri sono un'ingiusta persecuzione e alimentano il clima di paura nel quale le vittime della tratta non possono maturare la scelta di fidarsi di operatori, enti, forze dell'ordine, istituzioni.” afferma Isoke Aikpitanyi, nigeriana, ex-vittima della tratta (nella foto).

Jessica mi disse che è stanca di “scopare”, ma deve finire di pagare il debito alla mamam. Poi potrà cominciare una nuova vita e farsi una famiglia. Le auguro di cuore che il suo sogno possa realizzarsi.

Nessun commento:

Posta un commento