sabato 13 marzo 2010

LE PARABOLE SUL REGNO DI DIO

IL GRUPPO BIBLICO "VANGELO E YOGA" SI INCONTRA, ACCOGLIE E SI LASCIA FECONDARE DAL CAP 13 DEL VANGELO DI MATTEO


Parlare in parabole era consuetudine nelle scuole rabbiniche. Racconti simili alle favole di Esopo o ai proverbi africani. Semplici nel linguaggio, misteriosi nell'interpretazione. Il messaggio non si comprende mai definitivamente e non si esaurisce nella parola scritta.

Gesù parla in parabole per descrivere il Regno di Dio e le comunità dei suoi discepoli le interpretano.
Prima sembrano rivolte ai missionari-predicatori e poi invece agli ebrei convertiti al messaggio di Gesù.

PRIMA
Il messaggio è questo: "Quando predicate (seminate), quando dovrete annunciare il mio messaggio di amore, di giustizia, di condivisione... non date giudizi sulle persone che incontrate, non spetta a voi farlo! Seminate senza pregiudizio, senza calcolo, senza escludere nessuno!"

DOPO
Il messaggio è questo: "Accogliere il messaggio di Gesù richiede una conversione, un cambiamento di vita in vista di un giudizio finale".

Il "prima" mi sembra più in sintonia con la logica del Dio di Gesù! Il "dopo" più con la logica degli uomini che, per ottenere qualcosa, devono mettere paura, dare delle scadenze, promettere un premio.

IL REGNO DI DIO: MALE E BENE CONVIVONO

Il grano cresce assieme alla zizzania. La separazione avviene dopo il raccolto.
I pesci buoni vivono assieme ai pesci cattivi. La separazione è opera del pescatore.
Bene e male due facce della stessa medaglia.
Male non è assenza di bene, forse è uno stadio necessario per arrivare al bene.

LA RELATIVIZZAZIONE (non il relativismo!) CHE DONA SERENITA'

Chi sono io per giudicare se una cosa, una scelta, una persona è giusta o sbagliata in assoluto?
Sbagliata e dannosa per me, giusta e necessaria per un altro.
Giusta oggi, sbagliata domani. Chissà!

"La malattia che all'inizio vivevo come fallimento, è diventata risorsa vitale".

"Un figlio che da una parte delude le aspettative dei genitori dall'altra esaudisce il sogno, ad esempio, della persona che ama."

"Non credo in un Dio giudice, il giudizio che uccide spesso ce lo diamo noi, l'inferno e il paradiso lo sperimentiamo già su questa terra."

"Siamo stati educati a porre tutto in contrapposizione. Bene e male, giusto e sbagliato, bianco e nero... e questo ci provoca tanta inutile sofferenza."

"Ci sono situazioni che vanno oltre la nostra possibilità di conoscenza. Affidarsi al mistero fa parte della nostra natura umana."

"La relazione con le persone diventa il metro di misura per dare senso a qualsiasi esperienza."

LA PARABOLA DI IVANO

Quando vado a funghi, raccolgo i funghi buoni e lascio vivere quelli non commestibili o velenosi. Non sono anch'essi necessari per l'ecosistema del bosco? Perchè qualcuno si permette di calpestare e distruggere i funghi che, al suo palato e alla sua salute, non sono buoni?

UN'INTERPRETAZIONE INTERESSANTE del cap.13

Gesù vuole condurre i suoi discepoli e alcuni della folla aldilà del lago di Tiberiade dove vivono popolazioni non ebree, giudicate pagane, impure, peccatrici. Vuole far attraversare il nuovo Mar Rosso, dalla schiavitù dei pregiudizi e del nazionalismo alla libertà della ricchezza delle diversità.
Un salto di qualità che non trova però accoglienza, neppure tra i suoi discepoli, ma incredulità. A Gesù non resta che sedersi e spiegare, attraverso delle parabole, l'importanza di non giudicare male una persona per il fatto che non appartiene alla stessa religione, nazionalità, cultura, ...orientamento sessuale...visione teologica...

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