sabato 4 aprile 2009

PENSIERI A PELLE

Sto ricevendo alcune reazioni interessanti, scritte quasi di getto, alla lettura del mio libro "Bianco e nera. Amanti per la pelle". Di solito chi mi scrive è coivolto in una relazione clandestina "prete-donna" oppure si trova ad intrapprendere una relazione affettiva multietnica. Non sono certo argomenti semplici, e molto spesso non hanno risposte immediate. Per fortuna!
Un giovane da Milano mi confida le sue difficoltà nel tentare di capire se il rapporto con una ragazza nigeriana potrà avere un futuro, sia per quanto riguarda i risvolti familiari, sia per quanto riguarda l'onestà da entrambe le parti. Sarebbe bello sapere già dall'inizio se una storia d'amore funzionerà davvero e per sempre? Qualcuno potrebbe anche accogliere l'imprevedibilità come occasione di crescita personale: come saprò affrontare i naturali fallimenti della vita?
In ogni caso, è salutare sganciarsi dalle protezioni della famiglia d'origine per raggiungere un'autonomia, parziale se vogliamo, autonomia che però in tempi di crisi economica è sempre più difficile. Quanto costa un'affitto? In realtà non ha senso neppure considerarsi completamente autonomi, perchè vorrebbe dire non aver bisogno di nessuno, e camminare su strade che possono portare alla solitudine. Gli aiuti servono, i vincoli sono naturali, purchè non ci rendano schiavi e creino dipendenza.
Una ragazza e una madre mi raccontano il loro trauma, di vivere nella confusione di sentirsi volute bene da un prete ma nello stesso tempo rifiutate, allontanate...usate. Quanta sofferenza! Soprattutto nel non potersi confidare apertamente con amici e familiari. Storie come queste ce ne sono tantissime, perchè riguardano l'universo dei sentimenti umani, che purtroppo non vengono ascoltati e vissuti serenamente. Mi piace questo titolo: "Ti voglio bene ma ti faccio del male". Ed è quello che è successo con Gesù. La folla che lo ha acclamato "Osanna al Figlio di David" sarà la stessa a chiedere a Pilato la sua crocifissione. Amore criminale?

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