domenica 26 aprile 2009

POTERI E IDENTITA' IN AFRICA SUBSAHARIANA


La casa editrice Liguori così lo presenta:
Plasmate dalla storia, messe in scena sul teatro dell’alterità, le identità culturali appaiono spesso, in quella che si definisce postcolonia, oggetti intrattabili, e le loro retoriche rivelano la posta in gioco tutta politica che può esprimersi in uno spettacolo musicale, nelle barocche composizioni dei saperi della cura o nel ricorso alle forze dell’invisibile. I contributi del libro, per la maggior parte realizzati all’interno della Missione Etnologica Italiana in Africa Subsahariana, esplorano questo scenario dominato dall’insicurezza spirituale ed economica, dalla diffidenza e dalle accuse di stregoneria o da altre forme di violenza: l’obiettivo è analizzare le riconfigurazioni del potere e del sacro, la storicità propria delle società africane e l’immaginario al cui interno si affermano soggettività aggressive e inquiete.

Vorrei sottolineare il contributo di Eric De Rosny "Giustizia e stregoneria" il quale riflette la sua personale esperienza a contatto con una quarantina di nganga a Douala (Cameroun), tra il 1970 e il 1975. In francese li si chiama "guaritori" o tradipraticiens, termini questi del tutto accettabili, ma anche stregoni, termine invece sconveniente da pronunciare in pubblico. E ci spiega il perchè. In realtà essi sono gli eredi di una antica modalità di curare il male e la malattia, i restauratori di un ordine sociale continuamente esposto a squilibri e violenze.

Interessante inoltre è la ricerca di Roberto Beneduce, che ne ha curato l'edizione, su "Guaritori, medicina tradizionale e potere dell'immaginario nel Sud del Camerun".
Il tentativo di dare risposta a problemi come quelli della sofferenza sociale e delle malattie provocate dalle recenti epidemie (Aids, ad esempio), rimane lo scopo principale della medicina tradizionale. L'arrivo dei missionari e dei coloni fu l'inizio di un confronto e più spesso di un dominio dalle espressioni controverse, così come l'inizio di singolari forme di resistenza. Essi hanno ridotto una logica che sfugge dalle loro mani in una eresia da combattere.

Certo, un libro per esperti. Difficile da leggere, ma ben documentato. Da consigliare a chi vuole approfondire seriamente la relazione tra tradizione e modernità in Africa Subsahariana rispetto a temi come la medicina, la cultura, l'identità, la persona.

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