sabato 27 febbraio 2010

DENARO: EPIFANIA DI UN DIO PAGANO



UNA RIFLESSIONE SUL RAPPORTO DIO-DENARO

Dio e il denaro, secondo il vangelo, non dovrebbero andare insieme, anzi dovrebbero contrapporsi fortemente. "Difficilmente un ricco entrera' nel regno di Dio!" In Nigeria, sono invece le due parole piu' pronunciate e quelle piu' strettamente collegate: se i tuoi affari vanno bene, significa che Dio e' con te, che Dio ti ha benedetto. Non importa come ti sei procurato quei soldi, l'importante e' averli e mostrarli. Se la chiesa che frequenti ha le strutture piu' imponenti ed efficenti, significa che ha ricevuto maggior potere da Dio. Esistono infatti molte chiese di ispirazione "cristiana", da quella cattolica a quella anglicana, da quella luterana a quella battista, fino a moltiplicarsi nelle varie chiese pentecostali. L'unica cosa positiva: il messaggio di Gesu' non e' monopolio della chiesa cattolica romana. Per il resto tanta confusione, interessi personali, storpiature del messaggio biblico, poverta' culturale. All'estremo bisogno di spiritualita', insito nella cultura tradizionale africana, vengono offerte soluzioni inquinate dal materialismo occidentale. La forma, l'apparenza, diventano piu' importanti della sostanza, degli atteggiamenti. In questo modo il denaro e' diventato l'epifania di Dio, la sua manifestazione per eccellenza.

Questa stonatura, presente in tutto il mondo, risalta maggiormente in un Paese dove frasi come "Dio e' buono" o "la volonta' di Dio e' la cosa migliore" sono impresse sui finestrini delle auto, sulle insegne pubblicitarie, sui biglietti da visita, ecc... Alla fine di ogni film nigeriano compare la scritta "To God be the glory" (A Dio la gloria), dentro il testo di ogni canzone il ritornello "Thank God" (Grazie a Dio).
Il troppo storpia, dal mio punto di vista. Basta mettere il nome di Dio e automaticamente quella cosa diventa giusta e giustificabile. Peccato antico, vizio moderno. Su questo concetto il marketing ci campa! Mi ricorda il mafioso seduto nei primi banchi di una chiesa, il politico razzista che difende il crocifisso, il religioso che intasca soldi a suon di benedizioni.

Ho come la sensazione che noi, "civilta' sviluppata", abbiamo esportato nei cosiddetti "Paesi Sottosviluppati" (distinzione diabolicamente inventata da noi!) i nostri peggiori difetti.

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