venerdì 9 ottobre 2009

LA DOMANDA CHE INTERPELLA LA MAGGIORANZA

Pubblico una parte di una lettera aperta che Paolo, appartenente al movimento di Comunione e Liberazione, lancia a tutti i cristiani di CL, mettendo in discussione "certe scelte politiche"

Io ho iniziato a mettere in discussione tali scelte politiche da quando alcuni anni or sono due piu' due ha iniziato a non fare piu' quattro. Da un po' di tempo in Italia si è creata una spaccatura troppo evidente che rasenta ora la falsità piu' spudorata in coloro che dicono di ispirarsi ai valori Cristiani e poi, non tanto nella loro vita privata che io da peccatore non mi sento di giudicare, ma nella pratica politica quegli ideali calpestano quotidianamente. Faccio un esempio: come può essere compatibile all'interno dello stesso schieramento politico la giusta battaglia ideale sui diritti degli embrioni o contro l'aborto e la pillola del giorno dopo con la promozione di leggi sull'immigrazione che indirettamente favoriscono nell'opinione pubblica la cultura della non accoglienza, la paura del diverso, del clandestino fino alla sua criminalizzazione non per qualcosa che ha fatto ma per quello che è?
La conseguenza è la riduzione del livello sociale di percezione dei diritti di questi esseri umani col risultato di far diventare sempre piu' accettabile alla massa la morte in mare di qualche disgraziato e la mancanza di soccorso. Basterebbe solo confrontare la commozione che produsse l'affondamento nel canale di Otranto di una imbarcazione albanese con piu' di ottanta persone a bordo nel 1997 con l'insensibilità odierna di fronte a episodi simili. E' evidente che siamo cambiati e un merito lo si deve senza alcun dubbio anche alla continua caccia all'immigrato che subiamo da anni. Questa è la stessa dinamica che in altre epoche ha prodotto e permesso l'olocausto.

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