lunedì 21 dicembre 2009

COSE DI CHIESA

Con la "riduzione allo stato laicale" (espressione altamente discriminatoria) di Milingo e le dimissioni "accolte" (sembra la finale a lieto fine di una favola...) del vescovo irlandese Donald Brendan Murray (accusato dal Rapporto del Governo di Dublino di aver coperto sacerdoti pedofili), Benedetto XVI e il Vaticano S.p.a. sono sempre al centro dell'attenzione, senza però proporre un rinnovamento reale. Nel primo caso il messaggio che arriva alla gente è che: "è impossibile e controproducente competere con l'istituzione acclesiastica". Nel secondo caso: "Chiesa cattolica accoglie sempre chi si pente dei propri reati, ma non chi denuncia i reati che si stanno commettendo".

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