martedì 8 dicembre 2009

WANTED (DONNA MARIA)

Il dogma dell'immacolata concezione di Maria, proclamato da papa Pio IX nel 1854, insegna che "La beatissima vergine Maria, nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale" (Bolla Ineffabilis Deus).

BREVI PENSIERI DI TEOLOGI "SOMMERSI"

La teologa Uta Ranke-Heinemann direbbe che: "Bisogna ritrovare una persona scomparsa, una dispersa. La donna Maria di Nazareth è stata sepolta, si è persa sotto il grande edifìcio teologico costruito su di lei".


Il teologo cattolico Tissa Balasurya scrive: "Questa Maria "immacolata" ha bisogno di essere liberata, per essere veramente umana. Ciò è necessario per comprendere la sua vita, le sue lotte e le sue angosce. Altrimenti avremmo una sorta di Maria disidratata, una che non può sentire altra attrattiva se non il bene".

La teologa cattolica Elisabeth Johnson, dedica il suo libro, Vera nostra sorella. Una teologia di Maria nella comunione dei santi (Editrice Queriniana, Brescia 2005, pagg. 640, euro 44,00) alla riscoperta di Maria. "Cercherò di comprendere il significato di Maria in quanto persona particolare, con una sua vita da gestire. Di Maria si è fatto talmente un simbolo, separandola dalla sua propria storia, che accostarsi a lei come a un concreto essere umano ci sorprende, facendoci scoprire che anche lei ha lottato, che il suo stesso pellegrinaggio di vita… fu un pellegrinaggio di fede, che comprendeva il soggiorno nell'oscura notte della fede" (pag. 12). Quanto più si è esaltata una donna vergine, sottomessa, asessuata… tanto più si sono di fatto disprezzate le altre donne, "tutte inferiori al modello ideale". E così si è stabilito anche una gerarchia di santità…

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