venerdì 1 gennaio 2010

UN PO' DI STORIA SUL DOGMA "MARIA MADRE DI DIO"

Il dogma mariano "Maria madre di Dio" è una teologica conseguenza al dogma "Gesù figlio di Dio". Se Gesù è Dio, la madre di Gesù dovrà essere "madre di Dio". Capite però che lungo il corso della storia, si è cercato in tutti i modi di difendere la natura divina di Gesù, formulando dogmi che creano soltanto confusione e che rispecchiano una particolare interpretazione di papi-vescovi che hanno abbracciato il pensiero di alcuni teologi-biblisti. E tutti gli altri? Condannati eretici, imbavagliati... e la storia si ripete anche oggi.


Madre di Dio o Madre di Cristo? Il dubbio di Nestorio sul giusto titolo da affiancare alla Genitrice di Gesù. Dogma da rivedere (tratto da...)


E’ una storia antica quanto il cristianesimo: Maria può definirsi davvero Madre di Dio o semplicemente sarebbe meglio indicarla come Madre di Cristo? Si tratta di una questione che per lungo tempo attanagliò il Patriarca di Costantinopoli Nestorio, per dirimere la quale venne istituito il Concilio di Efeso del 431, che alla fine si concluse con la condanna e la scomunica del nestorianesimo.

Nestorio sosteneva in sostanza che Maria aveva dato alla luce l’uomo Gesù, la sua natura umana, e che quella divina fosse distinta dalla prima in quanto proveniente dal Padre, per cui era logico chiamarla Madre di Cristo (Cristotokos), una argomentazione che pare non faccia una grinza e che quindi provocò non poco scalpore all’epoca, dopo che il Concilio di Nicea aveva al contrario stabilito che Gesù fosse completamente uomo e completamente Dio, in una unione indissolubile, per cui il titolo di Madre di Dio era quanto di più appropriato potesse esistere.

Al di là di queste sottili distinzioni bizantine, va comunque fatta una riflessione alla luce di quanto fin qui scritto, nel senso che oggi, dopo più di venti secoli di cristianesimo, appare davvero assurdo sostenere il dogma “Theotokos”, in quanto Dio, Essere Supremo Eterno e Immutabile Esistente motu proprio ab initio, non sembra potere essere soggetto ad una diversa matrice distinta da sé stesso, ed anche se la locuzione può essere interpretata retoricamente quale voluta enfatizzazione di un attributo non propriamente pertinente ma sublimato in ragione dell’appartenenza di Cristo all’economia divina trinitaria, in realtà il solo affermare un dogma del genere, quanto meno semanticamente, non ha alcuna base teologica né filosofica, perché offre il fianco ad una sorta di paganesimo, per cui, insieme a Dio, si stabilisce una figura umana che religiosamente assume obiettivamente un significato che pare scavalcare l’Onnipotenza dell’Unico Dio.

Bisogna precisare e mettersi quindi d’accordo su un fatto lapalissiano: se si afferma che Maria è la Madre di Dio, ciò può essere accettato solo in quanto sublimazione e enfatizzazione teologico-religiosa, ma se dobbiamo attenerci strettamente alla logica razionale appare più che evidente sostenere che al contrario la Madre di Dio era solo Cristotokos, Madre cioè dell’uomo Gesù.

Nessun commento:

Posta un commento