venerdì 27 novembre 2009

I LAVORATORI SANS PAPIERS FRANCESI

I lavoratori sans papiers francesi e la non regolarizzazione

Il ministro dell’immigrazione e dell’identità nazionale ha presentato ieri (26 novembre) una nuova circolare che indica ai prefetti i criteri per l’ammissione eccezionale al soggiorno dei lavoratori stranieri. Il ministro ha ribadito che «non ci sarà una regolarizzazione massiccia».
Da circa un mese e mezzo più di cinquemila lavoratori sans papiers sono in sciopero nella regione di Parigi. Secondo il ministro, potrebbero essere da «500 a mille» le regolarizzazioni di lavoratori impiegati prima del primo luglio, come previsto dalla nuova circolare inviata ai prefetti. Tra i criteri previsti dalla circolare, il tempo di residenza in Francia [almeno cinque anni] o l’anzianità all’interno dell’impresa. Per valutare «l’integrazione del lavoratore», vanno presi in considerazione anche «il pagamento delle tasse o il livello di lingua francese».
Intanto il governo sta lavorando ad un progetto di legge per «rinforzare e sistematizzare» le sanzioni nei confronti delle imprese che impiegano stranieri irregolari. «Il disegno di legge – ha detto il ministro Besson – prevederà che qualunque committente informato per iscritto da un agente di controllo, da un sindacato o da un’associazione professionale o una istituzionale rappresentativa del personale, dell’intervento di un subappaltatore in situazione irregolare, verrà ritenuto anch’esso responsabile». Quanto alla chiusura amministrativa delle aziende paventata negli ultimi giorni, non sarà automatica ma dipenderà dall’estensione delle frode. Da notare che non riguarderà aziende ma solo esercizi commerciali: Bouygues e le altre grandi imprese francesi possono tirare un sospiro di sollievo.

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